Istituzioni
28 agosto 2013
7:24

Rossi: 'Nuovo patto per la Toscana su credito, edilizia, assunzioni'

FIRENZE - Pubblichiamo l'intervista al presidente Enrico Rossi apparsa oggi sulle pagine del Corriere Fiorentino. L'autore Mauro Bonciani.

Ha appena fatto gli auguri alla nazionale italiana per i Mondiali di ciclismo di settembre, la scrivania ingombra di giornali, nel suo studio spicca un busto di John Kennedy. Il presidente della Regione Enrico Rossi, dopo una breve vacanza, sul suo tavolo ha trovato anche il rapporto della Commissione europea sulla competitivit delle regioni, con evidenziati i problemi della Toscana. Uno studio che il governatore ha gi iniziato ad approfondire.

Governatore, il rapporto evidenza cinque criticit per la Toscana: qualit delle istituzioni, formazione, mercato del lavoro, innovazione e infrastrutture. d'accordo con questa diagnosi?

Il rapporto della Ue un contributo importante, ma uno studio, non oro colato''. Condivido la diagnosi sulle criticit , ma lo stesso rapporto dice anche che la Toscana ha tenuto meglio delle altre regioni che da sempre prendiamo come riferimento, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, e la distanza con queste regioni diminuita perch loro, rispetto al 2010, hanno perso pi posizioni di noi. Non ci vantiamo, un dato di fatto. Come un fatto che qui la disoccupazione aumentata ma minore che in altre regioni. La Ue dice anche che, accanto al disagio di tanti, ci sono in Toscana forze vive, dinamiche, che reagiscono e si impegnano; forze istituzionali, delle imprese, del lavoro .

Il rapporto segnala l'arretramento di tutto il Paese: lei pessimista per il futuro?

Sono fiducioso, penso che possiamo farcela, che nella nostra regione ci siano le forze per riprendere, insieme, la crescita. Non sono d'accordo con chi dice tutto sbagliato, tutto da rifare''. In Toscana i livelli dei servizi, nonostante i tagli sub ti, sono accettabili, c' coesione sociale, la lotta agli sprechi ha dato risultati e la continueremo, siamo intervenuti al posto dello Stato sull'autosufficienza, sugli sfratti, sulla cultura. E senza sottovalutare sofferenze e difficolt di tanti, vedo una regione che sta in piedi, con l'export che tira, i distretti che funzionano. Sinceramente mi sono spaventato, angosciato, quando nel secondo semestre del 2011, dopo che nel primo Tremonti aveva detto che tutto andava bene'' e che c'era la ripresa, arrivata la nuova caduta, seguita poi dai tagli del governo Monti che per noi hanno significato passare da una capacit di spesa di 2,2 miliardi a 1,6 miliardi. Ma abbiamo resistito, ci siamo mossi .

Per il ritardo competitivo resta, ad iniziare dalla fiducia dei toscani nelle istituzioni.

La Toscana in Italia e la sfiducia quella generale, dovuta al fatto che la democrazia va sostanziata di contenuti, deve dare risposte, prospettiva di crescita economica e sociale, cosa che adesso non si vede. Oggi la democrazia e le istituzioni sono viste come qualcosa di ingannevole, luoghi di corruzione ed interessi personali. C' stato un deficit di moralit delle classi dirigenti, non solo politiche. C' una questione morale. La fiducia potr tornare se torniamo ad agire per diminuire le diseguaglianze, per il lavoro e l'inclusione dei ceti e dei soggetti deboli .

E magari con una nuova legge elettorale in Toscana...

Questo, come ho detto da tempo, un passaggio fondamentale della legislatura e a settembre ci sar una nuova legge elettorale, che a mio parere deve avere le preferenze, e che potr creare un corto circuito positivo con i cittadini. Anche se, ripeto, il problema di mancanza di fiducia nella politica molto pi profondo. Dobbiamo tornare all'azione positiva del dopo guerra che ha permesso l'avanzamento economico e sociale di grandi strati di popolazione .

Pensa che il caso Mps e quello del rosso alla Asl di Massa abbiano contribuito alla sfiducia dei toscani?

Su Massa sono state fatte speculazioni politiche, ma il buco di bilancio l'ho scoperto e denunciato io. Non cambierei i bilanci della sanit toscana con nessuna Regione, e spero che alla fine la Guardia di Finanzia si mobiliti in tutta Italia come ha fatto qui. Il caso Mps unico e gravissimo, ma non si trovata traccia delle tangenti miliardarie su cui i giornali titolavano in piena campagna elettorale. Contano i processi e le sentenze definitive, come nel caso Berlusconi, non le parole dell'accusa. In Toscana non vedo casi gravi come in altre regioni, c' una migliore tenuta complessiva e non per questione di Dna quanto perch c' anche pi controllo sociale e perch i cittadini sono molti esigenti con la politica .

Il ritardo infrastrutturale ancora presente: perch ?

Era un ritardo trentennale, io stesso l'ho denunciato, e resta, come si vede anche dal fatto che la Lombardia 44esima nel rapporto Ue per questa voce e noi 104esimi... Ma questa legislatura stata di svolta, ho lavorato sulle infrastrutture con grande impegno, superando anche campanilismi e divisioni. Abbiamo rilasciato i permessi per le terze corsie sulle autostrade A1 e A11 e ad inizio anno partiranno i lavori da Firenze verso Incisa e Pistoia, ci sono i finanziamenti per il porto di Livorno e per quello di Piombino, l'accordo con Anas per interventi sulla Firenze-Siena, c' da riportare allo stato ottimale la Fi-Pi-Li, introducendo un pedaggio mirato solo per i camion che percorrono lunghi tratti e per le auto di lusso, torneremo di nuovo alla carica col governo per la circonvallazione di Lucca, che una priorit assoluta. E c' il capitolo aeroporti .

Per far approvare il Pit con la nuova pista di Peretola lei ha posto di fatto la fiducia: far lo stesso a dicembre per il s definitivo del Consiglio regionale?

Io ho chiesto che la maggioranza sul Pit, che tiene insieme sviluppo e ambiente e oltre alla pista contiene il pi grande parco d'Europa, fosse autosufficiente anche per l'importanza simbolica dell'atto, per quanto mi sono speso personalmente. E la maggioranza lo stata, anche se mi hanno fatto piacere i voti del centro e della destra, in un voto che per me stato un trionfo, non certo di crisi come ha detto qualcuno. E per il voto definitivo spero in un risultato analogo, se non migliore, mentre intanto sta succedendo l'impossibile: abbiamo messo insieme Firenze e Pisa e nascer la holding tra gli aeroporti toscani .

Cosa pu fare la Regione su alta formazione e lavoro?

Premesso che occorre considerare le dimensioni del mercato, e noi non siamo la Lombardia, come ho detto anche all'assemblea degli industriali fiorentini a giugno serve un nuovo progetto, con la collaborazione di tutti, scuola, imprese, universit , per avvicinare il mondo della scuola e della formazione e quello delle imprese. In Germania questo rapporto continuo e flessibile, con formazione per tutta la vita e noi dobbiamo arrivare a ridurre la separatezza scuola-lavoro che forse anche uno dei motivi dell'abbandono scolastico, assieme alla eccessiva licealizzazione dei nostri ragazzi .

Che voto d alla Toscana per l'uso dei fondi Europei? Ci sono novit in vista?

Un voto alto dato che li spenderemo tutti, compresi quelli per la tramvia fiorentina per i quali abbiamo ottenuto una proroga. E abbiamo usato i fondi sociali europei per il progetto Giovanis , facendo s che migliaia di giovani siano entrati in rapporto col mondo del lavoro. I fondi Ue non solo sono importanti, ma ci stiamo muovendo gi per pubblicare i primi bandi per i fondi 2014-2020 a favore di imprese e amministrazioni gi nella primavera 2014. E cercheremo di spenderli bene, anche con l'aiuto del rapporto Ue sulla competitivit .

Condivide anche la diagnosi sulle criticit nell'innovazione?

Sono d'accordo che la Toscana e tutta l'Italia sia arretrata per quanto riguarda le reti di connessioni a banda larga e sulla velocit di trasporto dei dati, il cosidetto digital divide, e su questo dobbiamo intervenire, magari con fondi comunitari. Ma non condivido l'impostazione che l'innovazione sia solo Itc, cio information and communication technology: cos si sottorappresenta la Toscana e il Paese, ad esempio non considerando l'innovazione nel settore moda e nel manifatturiero tradizionale. Non solo, non considerato l'export, altro settore in cui noi primeggiamo in Italia. Detto questo, dobbiamo fare di pi sull'innovazione e continueremo con la strada dei finanziamenti anche alla grande impresa, che non a caso in questa legislatura non solo non ha abbandonato la Toscana ma ha investito, dalla General Electric all'Ikea .

Quando arriver il nuovo patto per lo sviluppo da lei annunciato un paio di mesi fa, quando spiegava che la Regione da sola non ce la pu fare?

Ci abbiamo lavorato e sar sottoscritto a settembre con tutte le categorie economiche. E non sar un protocollo generico: conterr atti concreti. Il primo sar il sostegno al credito per le piccole imprese e gli artigiani, con 500 milioni fondi di garanzia e rotazione fino al 2020 che attiveranno 2,5 miliardi di euro, anche per favorire l'innovazione. Poi ci saranno incentivi per le assunzioni e interventi per i contratti di solidariet , e abbiamo pronti interventi di sostegno all'edilizia, se il governo prorogher gli sconti di imposta per le ristrutturazioni di edifici per le energie rinnovabili e per interventi antisismici. Infine, gi a settembre, partir il nostro pacchetto contro la povert , iniziativa unica in Italia tra le Regioni, che una svolta per la Toscana perch coinvolge attivamente le forze sociali, le comunit locali e il terzo settore .

Cultura e turismo, altri settori chiave per la nostra economia. Cosa si pu fare per rilanciare il turismo?

Dal turismo quest'anno abbiamo avuto segnali positivi, ma dalle categorie ci arriva la richiesta forte di rivedere il ruolo di Toscana Promozione e siamo disponibilissimi ad aprire un tavolo per il confronto. Prima per sarebbe bene che le associazioni si mettersero d'accordo tra di loro con una proposta condivisa. Sulla cultura la Regione investe, ad iniziare dal Maggio musicale fiorentino in cui, come a volte accade nelle pubbliche amministrazioni, si scoperto che il deficit di bilancio era molto pi pesante del previsto. Io voglio che il Maggio si salvi, senza liquidarlo perch altrimenti diventerebbe un'altra cosa .

A settembre, in giunta e in Consiglio regionale arriveranno provvedimenti importanti, oltre alla legge elettorale, come la legge quadro sull'urbanistica riscritta, il piano dei rifiuti: crede che la maggioranza di centrosinistra sar coesa?

La legislatura davanti a passaggi importanti. Da settembre avremo il piano rifiuti, il piano paesaggistico, il piano per l'energia, il piano sanitario, la legge quadro sull'urbanistica. Servir un passo veloce e la maggioranza terr , con senso di responsabilit , con gli atti che saranno approvati entro l'autunno .

Secondo il governo nazionale la ripresa in arrivo, dal suo osservatorio cosa vede?

Preferisco non fare pronostici. Dico solo che in Toscana ci sono le condizioni, se non c' una nuova crisi dei mercati internazionali, per agganciare la ripresa e che il lavoro per farlo non ci manca, come le dicevo, gi dalle prossime settimane. Mi auguro, e credo che sar cos , che l'esecutivo non cada perch sarebbe una sciagura per il Paese e per la Toscana. Abbiamo bisogno che l'esecutivo Letta esca dalla fase di sorvegliato speciale e che nella legge finanziaria ci siano interventi per la crescita e la ripresa, in particolare per far ripartire la domanda interna attraverso la spesa privata e gli interventi pubblici. Una crisi di governo, al contrario, vanificherebbe anche i sacrifici fatti negli ultimi due anni .