17 marzo 2014
17:38

Rossi: "Porto fino in fondo l'impegno preso con i toscani"

FIRENZE - "Con i toscani ho preso un impegno che voglio rispettare e portare fino in fondo". con queste parole  che Enrico Rossi, presidente della Regione, risponde alla proposta di candidatura alle elezioni europee proposta dal suo partito. "In questi giorni ho sentito la vicinanza  di tanti cittadini che mi hanno chiesto di rimanere qui, per portare avanti il lavoro intrapreso. Tutto questo vale pi di ogni altro incarico, pur onorevole"
 
"La proposta di candidatura che mi stata avanzata - prosegue Rossi - ha un suo valore e fondamento. Ringrazio il Pd per questo, per aver pensato a me come capolista per le elezioni europee. In effetti il Parlamento europeo un'istituzione importante e prestigiosa e con le sue decisioni condiziona anche il destino del nostro Paese. La prossima legislatura europea importantissima, sia per la nuova programmazione dei fondi strutturali (2014-2020), che per la legislatura parlamentare che, come annunciato da Martin Schulz e da Matteo Renzi, dovr abbandonare l'austerit in nome della crescita e del lavoro".
 
"Ma qui in Toscana ho un cantiere aperto che voglio completare. In questo fine legislatura ci sono impegni importanti da concludere: dal piano del paesaggio a quello sanitario, dell'ambiente, dell'energia, del turismo, dei rifiuti, della formazione professionale; dalla nuova legge urbanistica alla definizione del nuovo sistema aeroportuale, fino all'anticipazione dei fondi comunitari a favore delle imprese per aiutarle ad agganciare la ripresa. A farmi decidere, oltre al dovere di completare questi impegni, c' anche il piacere di corrispondere alle attese di tanti toscani che in questi giorni mi hanno manifestato il loro apprezzamento, invitandomi a rimanere".
 
"Quella che ho fatto e che ho comunicato al segretario regionale Parrini e alla direzione regionale del Pd - conclude il presiente Rossi - una decisione coerente con me stesso: quella di completare un percorso di riforme e di mantenere un impegno preso. Agli amanti del latino che hanno ricordato la mia citazione da Tito Livio, confermo "hic manebimus optime" e aggiungo "constanter et non trepide".