Cultura
Istituzioni
24 luglio 2013
14:46

Rossi scrive a Zonin, Bray e Zaia: 'Un museo nell'ex ospedale per far restare le opere a Prato'

FIRENZE Un museo nell'ala pi antica dell'ex ospedale per riportare a Prato Lippi, Bellini e Caravaggio e valorizzare l'intera collezione di opere d'arte fino ad oggi ospitata a Palazzo degli Alberti. Un progetto cui la Regione, oltre a mettere disposizione la sede, potrebbe anche contribuire con proprie risorse. Tutto pur di non privare il territorio di un pezzo importante della sua storia e della sua identit culturale. Il presidente della Toscana Enrico Rossi si inserisce cos , con una proposta di peso, nella guerra che gi contrappone la citt di Prato alla Banca Popolare di Vicenza che, dopo aver acquisito la Cassa di risparmio di Prato, ha manifestato la volont di esportarne parte dell'importante patrimonio artistico.

La proposta, il presidente Rossi, la lancia con una lettera inviata oggi a Giovanni Zonin, presidente del cda dell'istituto bancario che i pratesi accusano dello "scippo". Una lettera in cui gli chiede apertamente un ripensamento, facendo appello alla sua "sensibilit culturale" ed evidenziando il rapporto di continuit ed identificazione con il territorio rappresentato da queste opere. "Un rapporto di identificazione sostiene Rossi che parte integrante del contenuto stesso delle opere che, strappate dal loro contesto storico e culturale, verrebbe inevitabilmente meno".

Per questo la Regione Toscana, pur di risparmiare a Prato questo duro colpo, si dice "ben lieta di collaborare anche economicamente con la Banca Popolare di Vicenza per valorizzare la collezione, anche eventualmente trovando una sede pi facilmente accessibile dal pubblico".

Di qui la proposta dell'ex ospedale, una proposta, appunto. Ancora tutta da definire ma, comunque, una buona base con cui cominciare il confronto. E per la banca "un'operazione culturale e d'immagine", suggerisce Rossi, "sicuramente pi significativa di quella dello spostamento in Veneto".

Nell'ala antica del vecchio Misericordia e Dolce, che tra pochissimo andr in pensione, potrebbero essere collocati i tre capolavori di Caravaggio, Bellini e Filippo Lippi portati un anno fa in Veneto per una mostra e anche le dieci opere, custodite ancora a Palazzo degli Alberti, che i vertici della banca veneta vorrebbero portare a Vicenza.

La proposta, Rossi la gira anche al ministro per i beni e le attivit culturali Massimo Bray. Con un'altra lettera in cui, riassumendo sinteticamente la vicenda, sollecita il ministro a prendere posizione in merito ed un eventuale appoggio alla sua idea di valorizzazione della collezione su cui, ricorda, si pronunciata favorevolmente la soprintendenza toscana.

La terza lettera del presidente partita alla volta della Regione Veneto, indirizzata al presidente Luca Zaia. Facendo leva sui valori del territorio cui il collega Zaia non pu , anche per fede politica, mostrarsi insensibile, Rossi spiega che "vi un nesso stringente fra fra il contenuto delle opere d'arte e il territorio e la cultura di cui esse sono il frutto". "Mi rivolgo a te - prosegue - perch ti so attento ai valori del territorio e credo che, se tu fossi nella mia situazione, avresti lo stesso tipo di reazione".