Economia
Lavoro
12 luglio 2012
9:35

Rossignolo, Simoncini e Cosimi: 'Regione e Comune già mossi per tutelare risorse'

FIRENZE – "Auspichiamo che l'indagine della magistratura, alla quale i nostri uffici hanno dato piena collaborazione, possa permettere di fare piena luce su una vicenda che ha prodotto costi sociali rilevanti e che, a fronte di una disponibilità ed attenzione da parte della pubblica amministrazione a sostenere un progetto industriale per favorire la rioccupazione dei lavoratori, sembra mettere in luce comportamenti intollerabili che, se confermati dovranno essere perseguiti con grande durezza".

Questa la reazione dell'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini alla notizia dell'arresto, questa mattina, dell'imprenditore piemontese GianMario Rossignolo proprietario di De Tomaso che aveva rilevato lo stabilimento ex Delphi a Livorno.

"Per parte sua la Regione Toscana e le sue collegate - prosegue Simoncini – hanno predisposto tutti gli atti a tutela delle risorse messe a disposizione del progetto, sia con gli atti ingiuntivi predisposti da Fidi e Sici, sia con l'avvio dei procedimenti di revoca dei finanziamenti concessi a seguito di bandi pubblici. L'impegno per costruire nuove prospettive di lavoro per i lavoratori e le lavoratrici ex Delphi proseguirà, in stretto collegamento col Ministero dello sviluppo economico".

In particolare, la Regione ha già avviato da giugno l'atto di revoca del finanziamento per la formazione dei lavoratori ex Delphi mentre, per quanto concerne il progetto di ricerca e sviluppo, scaduti i termini perentori per la presentazione dei chiarimenti richiesti all'azienda, sono state attivate le procedure di revoca del progetto, a favore del quale peraltro non c'è stata alcuna anticipazione finanziaria da parte della Regione.

Da mesi Fidi Toscana e Sici hanno attivato le procedure legali per il recupero delle risorse erogate con il prestito obbligazionario convertibile. Grazie a queste azioni hanno ottenuto dal tribunale di Livorno il pignoramento del marchio De Tomaso e di un impianto a Grugliasco, beni per i quali è stata fatta istanza di vendita.

"Dispiace – commenta il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi - una notizia che rende ingloriosa la fine di un percorso nel quale abbiamo cercato di trovare tutte le occasioni per portare al lavoro gli ex dipendenti della Delphi. E' evidente che questa iniziativa della Magistratura da conferma ai dubbi che negli ultimi mesi erano emersi con sempre più forza. La Regione Toscana, il ministero dello Sviluppo economico, così come la Spil faranno di tutto per recuperare le somme che in qualche modo avevano determinato un aiuto alla De Tomaso. Questo episodio conferma che la non chiarezza e la mancanza di trasparenza che è stata messa in atto ha determinato una situazione nella quale le responsabilità penali dei singoli dovranno essere perseguite. D'altro canto oggi abbiamo una chiarezza degli eventi e possiamo lavorare, da una parte per trovare un'occasione diversa di reindustrializzazione, dall'altra per tutte le procedure, anche le più rigorose e le più pesanti, per far restituire ai lavoratori ciò che devono avere. Intanto continuiamo ad operare perché venga garantita la prosecuzione della Cassa integrazione e perchè ci possa essere il tempo e il respiro per trovare soluzioni diverse."