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20 gennaio 2023
14:00

Sanità, nella Toscana Sudest la prima programmazione condivisa d’area

Giani e Bezzini: “Ricerca di un nuovo equilibrio per mantenere standard elevati del servizio sanitario pubblico” 

Sanità, nella Toscana Sudest la prima programmazione condivisa d’area

Da un lato l’esigenza di mantenere standard elevati, come la Toscana ha sempre avuto. Dall’altro la necessità di un nuovo equilibrio in sanità, che tenga insieme qualità e quantità dei servizi e sostenibilità del sistema. Il documento di programmazione integrata sottoscritto a Siena va giusto in questa direzione: il primo nella regione. Un documento di programmazione condivisa per l’intera area vasta Sud Est, firmato dall’azienda ospedaliero-universiaria senese e dall’azienda Usl Toscana Sud-Est in sinergia con Estar e Regione Toscana. L’obiettivo è potenziare e sviluppare ‘a rete’ il sistema sanitario. 

“Una programmazione condivisa è fondamentale, specialmente in questo periodo storico segnato da elementi di forte criticità – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani - Come Regione siamo dunque soddisfatti del lavoro che le aziende hanno fatto per arrivare a questo risultato, che produrrà effetti positivi per i cittadini e per la sanità toscana”.

“Si tratta di un accordo partecipato importantissimo – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. - frutto del lavoro delle direzioni aziendali e di percorsi di confronto con sindaci, associazioni di volontariato, sindacati e comitati di partecipazione dei cittadini”. “Le aziende – spiega - hanno recepito positivamente l’indirizzo dell’assessorato. Per continuare a mantenere elevati standard in materia sanitaria non possiamo stare fermi, dobbiamo costruire un nuovo equilibrio tra quantità, qualità dei servizi e sostenibilità rispetto alla disponibilità delle risorse finanziare e professionali.” “Questo nuovo equilibrio – aggiunge - passa necessariamente dalla programmazione e dalla cooperazione tra aziende territoriali e aziende ospedaliere universitarie che, insieme, possono produrre sinergie. La programmazione condivisa inoltre garantisce pari opportunità alla cittadinanza all’accesso ai servizi indipendentemente dal luogo in cui vivono”.

A Siena - alla presentazione della programmazione di area vasta che si è svolta nel complesso museale di Santa Maria della Scala, nel cuore della città - sono intervenuti anche il direttore della Direzione Sanità welfare e coesione sociale della Regione, Federico Gelli, i direttori generali dell’Aou senese, Antonio Barretta, dell’Ausl Toscana sudest, Antonio D’Urso, e di Estar, Monica Piovi, assieme al rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, le autorità e i principali soggetti coinvolti e interessati.

Area vasta come livello ottimale
L’Area vasta rappresenta il livello ottimale in cui valorizzare, attraverso l’integrazione dei servizi, l’organizzazione della rete ospedaliera e specialistica.

“I nostri professionisti sono i veri protagonisti della collaborazione fra le nostre aziende e sono numerosi i settori sanitari in cui c'è già condivisione o un percorso di rete - afferma Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou senese -: chirurgia robotica, chirurgia pediatrica, cardiologia interventistica, ematologia sono solo alcuni esempi di accordi interaziendali su cui abbiamo investito. I percorsi di cura non sempre iniziano e terminano all'interno dei confini di una stessa azienda e per questo è fondamentale la collaborazione e la visione d’insieme”. A vantaggio anche della continuità della presa in carico del paziente all’interno dei percorsi clinico-assistenziali interaziendali”.

“La programmazione integrata tra l’Azienda Usl Toscana Sud Est, chiamata a garantire risposte efficaci in un ambito territoriale ampio e articolato e l’Aou Senese, quale ospedale di alta specializzazione e di riferimento per l'area vasta, è fondamentale per offrire risposte ai bisogni dei cittadini in un’ottica di equità di accesso e di assistenza” ribadisce Antonio D’Urso, direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Sud Est. Una collaborazione ormai consolidata definita ora in maniera sistematica. Per D’Urso le parole chiave sono “integrazione” e “prossimità”.

Sette macro aree
Per i prossimi tre anni, dal 2023 al 2025, sono sette la macro aree strategiche individuate: sviluppo di nuovi modelli organizzativi integrati in ambito medico e chirurgico; miglioramento dell’appropriatezza e governo della spesa farmaceutica; valorizzazione del personale in un’ottica interaziendale: dalla formazione allo sviluppo e coinvolgimento; efficientamento e innovazione delle tecnologie sanitarie ed integrazione dei sistemi informativi; sviluppo e potenziamento dei percorsi interaziendali esistenti; azioni interaziendali di contrasto ad ogni forma di discriminazione e violenza di genere e promozione delle pari opportunità; sviluppo e potenziamento della governance interaziendale. 

Le strategie di area vasta saranno annualmente aggiornate sulla base del monitoraggio degli indicatori inclusi nel nuovo sistema di garanzia (Nsg), del Programma nazionale esiti (Pne) e del Sistema di valutazione della performance regionale (Mes)

Il supporto di Estar
“Estar -  aggiunge Monica Piovi, direttore generale dell’ente – ha il compito di supportare in modo qualificato le aziende sanitarie riguardo funzioni istituzionali come approvvigionamenti, logistica, concorsi, stipendi, tecnologie informatiche e sanitarie, facendosi carico dei relativi progetti”. 

“Questa funzione di supporto professionale ed operativo – prosegue - è ancora più strategica nell’ambito di una programmazione strutturata delle attività sanitarie e socio-sanitarie tra le due Aziende dell’Area vasta sudest, quella ospedaliero-universitaria e quella territoriale, che oggi viene formalizzata. L’impegno è grande: basti pensare che solo per le tecnologie e le attrezzature sanitarie le principali procedure di acquisto in corso valgono 27 milioni di euro”. “Nei prossimi anni, con il Pnrr, – conclude Piovi - il ruolo di Estar sarà ancora più centrale”.

(in collaborazione con gli uffici stampa dell’azienda ospedaliera universitaria di Siena e dell’Asl Toscana Sud Est)