Salute
27 novembre 2018
18:58

Sanità privata, Saccardi replica a Marchetti (FI): "Prestazioni in equilibrio con le esigenze del sistema sanitario"

FIRENZE  - "Ci può stare che il consigliere Marchetti non abbia compreso il senso della delibera approvata dalla giunta l'8 novembre scorso, ma quando le cose non le si hanno chiare, sarebbe meglio non avventurarsi in giudizi che poi si rivelano infondati". L'assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, replica seccamente al capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale sulla questione dei tetti alle prestazioni acquisite dal sistema sanitario regionale presso le strutture privata.

"Temo – prosegue – che Marchetti ignori l'esistenza di una norma nazionale, il Dl 95/2012  del Governo Monti, che impone tetti di spesa sulle prestazioni da privato. Così come mi pare non abbia presente che alcune strutture private si siano avvalse di una successiva norma del 2015, sempre nazionale, che consentiva di derogare dai tetti per gli interventi di alta complessità  per cittadini da altre regioni. Ciò ha aumentato enormemente l'attrazione di pazienti extra-regione, senza considerare che tale deroga poteva operare solo a condizione di un corrispondente contenimento  di spesa su altre partite. Insomma – sottolinea Saccardi – come il consigliere Marchetti dovrebbe sapere, i conti devono tornare, nell'interesse della salute dei toscani".

""Ricordo anche a Marchetti – prosegue – che lo sforamento del tetto di legge da parte delle strutture private è stato censurato dalla Corte dei conti   e che la Toscana, per accordi intervenuti in sede di Conferenza Stato-Regioni, ha visto una decurtazione del 50 per cento sull'incremento del saldo di mobilità. Interessa a Forza Italia che la sanità toscana abbia i conti in ordine e curi bene i toscani?".

"Con questa delibera – rivendica Saccardi – non solo  si riporta la situazione nell'ambito di quanto previsto dalle norme nazionali, in vigore dal Governo Monti, ma si prevede l'attività in convenzione delle strutture private nei confronti di pazienti da fuori regione in termini compatibili con la necessità primaria di incrementare quella per i cittadini toscani, contribuendo così anche all'abbattimento delle liste di attesa".

"Nessuno accanimento nei confronti del privato – insiste l'assessore – né alcuna posizione ideologica. Siamo solo di fronte alla necessità di adeguarsi a norme di legge, non promosse dalla Regione Toscana, e di orientare l'attività delle strutture private verso i pazienti toscani piuttosto che verso quelli provenienti da fuori, considerando anche che le prestazioni erogate vengono rimborsate solo in parte".

"Per quanto riguarda il personale – conclude Saccardi – ricordo che tra quest'anno e il 2020 saranno stabilizzate 950 persone e che la Regione Toscana non solo ha sempre garantito il turn-over, pur dovendo rispettare i limiti previsti dalle leggi,  ma che proprio nei giorni scorsi ha su questo tema sottoscritto un accordo con i sindacati della dirigenza medica, quando da parte del Governo vengono solo promesse."