Cultura
11 settembre 2014
13:11

Sarà a Firenze il terzo forum mondiale Unesco, Nocentini: "Si discute il futuro"

FIRENZE - "Solo qualche settimana fa uno dei maggiori quotidiani nazionali ha definito l'Italia la massima potenza mondiale in fatto di beni culturali fondandosi sull'unico dato certo in tale ambito, cioè il numero dei siti culturali riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La Toscana da sola si presenta con sette siti UNESCO, eguagliando per numero interi paesi come la Finlandia, la Croazia, la Norvegia". Lo ha dichiarato l'assessora alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, intervendo nel corso della presentazione a Parigi del terzo forum mondiale dell'Unesco che si terrà a Firenze dal 2 al 4 ottobre prossimi.

 

"E' una grande responsabilità e ne siamo consapevoli – ha proseguito -. Non solo perché i siti UNESCO di cui siamo titolari e custodi devono essere correttamente tutelati e valorizzati (fatto assai complesso in quanto alcuni di questi siti comprendono interi e vivi centri storici come quello di Firenze, oppure siti paesaggistici o seriali come la Val d'Orcia o le Ville e i Giardini Medicee), ma soprattutto perché oggi dobbiamo aggiornare l'approccio a questi beni culturali, la funzione che essi svolgono in società complesse e globalizzate come quelle in cui viviamo e rispondere a sfide decisive che chiedono di aggiornare i motivi dell'intervento pubblico nell'ambito dei beni culturali".

 

Nocentini ha sottolineato che dopo la fase iniziale della conservazione, del mantenimento, della tutela, dopo la successiva in cui si è posta l'attenzione alla valorizzazione, la promozione, la fruizione dei siti culturali, oggi va costruito un nuovo approccio caratterizzato dal contributo che la cultura e i beni culturali possono dare all'idea di un nuovo sviluppo, sociale, economico e sostenibile delle nostre società. "Si tratta di cogliere pienamente la funzione sociale della cultura, che appunto non è di mera conservazione del passato né di spettacolarizzazione per il presente, ma asset decisivo per costruire un futuro di senso, di sviluppo, di prospettiva oltre la crisi che stiamo vivendo, che è crisi economica, sociale, di sostenibilità e di cultura".

 

Questo significa, è la valutazione dell'amministrattrice toscana, che la cultura e i beni culturali uno degli elementi costitutivi la strategia di sviluppo della società, così come chiede la Dichiarazione di Hangzhou adottata dall'UNESCO il 17 maggio 2013. "In essa si riconosce – ha detto Nocentini - che la dimensione culturale deve essere integrata nelle definizioni,aggiungo nelle politiche dello sviluppo sostenibile e del benessere. La qualità della vita non dipende più soltanto dal PIL prodotto, bensì da una serie di parametri che riguardano molte e altrettanto importanti dimensioni della vita di una società, e fra queste certamente la cultura e l'accesso alla cultura".

 

"La strada giusta passa per l'integrazione nelle strategie di sviluppo, di riconsiderazione della funzione della cultura e dei beni culturali. E questo approccio consente di motivare nuovamente l'intervento pubblico in questo settore: occorre costruire una vera e propria politica economica per i beni culturali, facendo dell'asset culturale l'elemento attorno al quale costruire e rinnovare continuamente l'identità del paese e valorizzare portandolo a sistema l'enorme potenziale produttivo e di innovazione che nel settore si manifesta. Come per ogni politica industriale, anche per la cultura occorrono investimenti per innovare e rinnovare la dotazione infrastrutturale dell'offerta culturale. I siti UNESCO sono appunto quelle infrastrutture essenziali per uno sviluppo sostenibile di qualità delle nostre società, sono i beni durevoli densi di ricerca, innovazione, lavoro, opportunità per il presente e per il futuro del nostro pianeta".

 

Lo stesso approccio che la Regione Toscana, ha concluso Nocentini,vuole applicare all'ultimo sito riconosciuto, le Ville e i Giardini Medicei della Toscana: un sito seriale fortemente integrato e innervato su un territorio vivo, produttivo, dinamico e creativo in questi straordinari lasciti del potere mediceo in Toscana (che fu appunto potere economico, commerciale e produttivo, con un grande significato culturale). "Saranno questi i temi che discuteremo a Firenze durante il Forum mondiale UNESCO a Firenze, cui la Regione Toscana è ben lieta di contribuire insieme al Ministero e alla città di Firenze quale importante occasione di riflessione e discussione per il nostro comune futuro".