Commercio
Economia
23 settembre 2013
14:50

Scaletti: "Toscana regge sul fronte dei consumi"

FIRENZE Il segno ancora negativo, cio meno 4,8 per cento, ma il secondo trimestre del 2013 registra la prima frenata di rilievo al  calo costante delle vendite al dettaglio in corso da tempo. In Toscana le cose vanno inoltre meglio che in Italia (dove il meno pari al 7,6 per cento): si conferma dunque la tendenza che, a partire da inizio 2012, vede la regione subire meno gli effetti del calo generalizzato dei consumi, anche se va registrata una flessione di rilievo della grande distribuzione. Queste le indicazioni contenute nel rapporto sulla Congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in Toscana, consuntivo II trimestre 2013- aspettative III trimestre 2013, elaborata dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana.

 

"Il calo del potere d'acquisto delle famiglie continua a darci la dimensione della crisi che stiamo attraversando. Ma la Toscana continua a registrare un calo inferiore al dato nazionale, anche grazie agli interventi della Regione per mitigare i disagi sociali ed economici commenta l'assessore regionale al commercio Cristina Scaletti -. Non possiamo parlare ancora di un vero e proprio cambio di rotta, ma sta aumentando, anche se di poco, la fiducia dei commercianti e al contempo cresce la voglia di reagire e di riorganizzarsi per uscire dalla crisi. Per far fronte a questa difficile situazione la Regione sta lavorando d'intesa con tutte le categorie all'organizzazione degli Stati degli generali del Commercio".

 

"Ora pi che mai servono azioni a sostegno delle imprese. La Regione sta intervenendo per semplificare la vita alle pmi, alleggerendo il peso della burocrazia attraverso la revisione del Codice del Commercio e rendendo pi agevole l'erogazione dei finanziamenti conclude l'assessore Scaletti -. Da sottolineare inoltre i benefici gi registrati dal potenziamento delle attivit dei Centri commerciali naturali, in grado di intensificare e vivacizzare la vita economica e sociali dei centri storici, e il lavoro svolto con Vetrina Toscana, il fortunato progetto regionale che sostiene e promuove la ristorazione e il piccolo commercio".

 

LE VENDITE PER TIPOLOGIA DI ESERCIZIO

Nel commercio di vicinato (da 1 a 5 dipendenti) il calo delle vendite stato del -5,2%: si riduce a meno di due punti la forbice con l'andamento delle grandi strutture (almeno 20 addetti), che perdono il 3,5%, peggior risultato trimestrale di sempre. Incide la perdita secca di ipermercati, supermercati e grandi magazzini (-2,3% Toscana, -1,9% Italia): la flessione arriva dopo tre anni di sostanziale equilibrio e un balzo in avanti (+2,4%) registrato nell'ultimo trimestre 2012.

 

COMPARTO MERCEOLOGICO

Gli specializzati alimentari e non alimentari chiudono il II trimestre con una perdita di circa il 5% ed un risultato migliore rispetto alla media nazionale, soprattutto per quanto riguarda gli alimentari. Fra i non alimentari, tutte le diverse tipologie merceologiche specializzate rallentano le dinamiche negative degli ultimi trimestri: gli andamenti maggiormente negativi restano quelli registrati nel segmento "abbigliamento e accessori" (-6,0%) e fra i "prodotti per la casa ed elettrodomestici" (-6,3%), mentre meno rilevante il caso degli "altri prodotti non alimentari" (farmaceutici, profumeria, libri, giornali), che nel II trimestre 2013 si riducono del 4,3%.

 

GIACENZE ED ASPETTATIVE DEGLI OPERATORI

Parallelamente all'attenuazione del calo delle vendite, gli operatori del settore registrano un significativo processo di "normalizzazione" delle giacenze di magazzino, con un ritorno su valori quasi fisiologici.

L'attenuazione delle criticit sembra indurre un leggero miglioramento del clima di fiducia espresso dai commercianti (relativamente agli andamenti attesi nel III trimestre), con riferimento alla dinamica sia delle vendite che degli ordinativi. Cresce, seppure in modo lieve, il fronte degli ottimisti nella piccola e media distribuzione, mentre cala nella grande distribuzione.

 

ANDAMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO

L'andamento dell'inflazione sembra aver contribuito in maniera significativa a contenere il calo delle vendite. L'indice dei prezzi al consumo dei beni e servizi, in Toscana, tocca i livelli di minimo (+1,1%) da tre anni e mezzo a questa parte, con un taglio netto rispetto ai livelli raggiunti alla met del 2012 (inflazione superiore al 3%). Per i beni del commercio al dettaglio il risultato trascinato verso l'alto soprattutto dagli alimentari (+2,6). Fra i non alimentari sono praticamente fermi i prezzi di abbigliamento e calzature (+0,2%), mentre l'unica dinamica di un qualche rilievo si ha per i mobili e prodotti per la casa (+1,1%).

 

DINAMICA DEL TESSUTO IMPRENDITORIALE

Nel II trimestre 2013 continua a ridursi anche se di poco la rete del commercio al dettaglio (le unit locali si riducono del -0,3%) per colpa dell'ennesima flessione dei non alimentari (-0,6%). Il dato positivo degli alimentari (+0,7%) invece trascinato verso l'alto dalla performance degli specializzati nel segmento food (+1,6%), mentre dopo sette trimestri consecutivi di risultati positivi cala la rete distributiva non specializzata (-0,4%).