Salute
21 aprile 2012
16:21

Scaramuccia: 'No al plasma in vendita: doneremo quello in eccesso ai paesi che ne hanno bisogno'

FIRENZE - Il dono del sangue qualcosa di prezioso e non pu essere commercializzato. Per questo la Toscana ha scelto di non vendere il plasma alle case farmaceutiche. Se ce ne dovesse essere in eccesso, dopo aver assicurato le cure a tutti i pazienti toscani e italiani, sar donato ai paesi che ne sono carenti. Del resto ancora oggi nel mondo oltre il 70 per cento degli emofilici non riceve cure adeguate.

Daniela Scaramuccia, assessore al diritto alla salute della Toscana, lo ha ricordato nel corso dell'assemblea regionale dell'Avis a cui intervenuta stamani a Lucca. "Su questo la Toscana continuer a battersi - ribatte - La donazione un atto volontario, anonimo, gratuito e consapevole e il dono del sangue non pu essere mai oggetto di commercializzazione. La Toscana si far quindi garante dei valori etici del percorso di lavorazione del plasma, anche in vista delle nuove gare per la lavorazione".

L'assessore a Lucca ne approfitta per ringraziare tutti i donatori di sangue, "il cui aiuto e stimolo importantissimo". L'anno scorso le donazioni di sangue ed emocomponenti in Toscana sono state 245.525, il 2% in pi rispetto al 2010. "L'obiettivo sottolinea crescere ancora, ma soprattutto garantire un flusso costante nel corso di tutto l'anno per assicurare sempre a tutti i pazienti ricoverati nei nostri ospedali il supporto trasfusionale necessario".

Quanto alle priorit , sono due: la qualit e il completamento del percorso di accreditamento che entro il 2014 porter ad avere tutto il sisma trasfusionale accreditato e rispondente agli standard europei e la riorganizzazione del sistema sangue."Abbiamo iniziato, in linea con i paesi europei pi evoluti e con le linee guida del Centro nazionale sangue, un percorso per la realizzazione di tre officine trasfusionali, una per area vasta, ma non si tratta spiega n di tagli n di ridimensionamento. Utilizzeremo infatti le eventuali economie di scala per valorizzare ulteriormente il sistema ed accrescerne qualit e sicurezza". Processi di riorganizzazione sollecitati e sostenuti delle stesse associazioni.