Salute
19 ottobre 2011
17:02

Scaramuccia: 'Ospedale della Versilia, né chiusura né ridimensionamento'

TORRE DEL LAGO (LU)- "Nessuna ipotesi di chiusura né di ridimensionamento per l'ospedale della Versilia. Io per prima, quando l'ho letto sui giornali, mi sono stupita e allarmata. E l'ho già smentito tante volte, anche con il ministro Fazio. Chiediamoci piuttosto chi mette in giro queste voci, a chi serve. Mettere in giro queste voci non aiuta certo a lavorare per la salute dei cittadini".

Ci tiene, l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, a smentire con decisione la voce infondata di una chiusura dell'ospedale unico della Versilia, nato nel 2002 dalla unificazione di 4 ospedali. E l'ha fatto oggi pomeriggio, partecipando alla seduta dei consigli comunali congiunti di tutti e sette i comuni della Versilia (Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Viareggio), nell'Auditorium Enrico Caruso del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago. Alla seduta hanno preso parte anche i rappresentanti dei sindacati, di alcune associazioni di pazienti, del Tribunale per i diritti del malato e del "Comitato per la salvezza dell'ospedale Versilia".

Dopo gli interventi, alcuni molto vivaci, dei cittadini, che si sono detti preoccupati per il futuro dell'ospedale (pochi giorni fa, nel corso di un'intervista a un'emittente locale, una rappresentante del Comitato aveva paventato la chiusura dell'ospedale, accusando i sette sindaci di immobilismo) e quelli dei sette sindaci, è intervenuta l'assessore Scaramuccia, che prima di tutto ha voluto rassicurare cittadini e sindaci, sgombrando il campo da ogni dubbio: "Che l'ospedale chiuda è una cosa fuori dal mondo – ha detto – E togliamoci dalla testa anche qualsiasi ipotesi di ridimensionamento. Di questo ospedale ne andiamo fieri. Tanto che due settimane fa, quando è venuto in Toscana l'assessore alla sanità della Liguria, l'ho portato proprio a visitare l'ospedale della Versilia. Mi dispiace però che in questa assemblea si sia parlato solo dell'ospedale e non del territorio, che funziona bene e dà tanti servizi".

L'assessore ha poi toccato la questione della quota capitaria, che molti interventi avevano lamentato essere più bassa che per altre Asl: "La quota capitaria è definita per legge, il Piano sanitario definisce quella che spetta a ciascuna Asl, tenendo conto di tanti parametri. Quella della Versilia è la quinta, ed è più alta della media nazionale. In questo momento in cui le risorse sono scarse, la Versilia non è sottofinanziata, anzi è finanziata più della media regionale". Ha ricordato l'attuale situazione finanziaria: "Le risorse, che fino all'anno scorso crescevano, ora diminuiscono: quest'anno stiamo lavorando con 90 milioni di euro in meno rispetto all'anno prima. E l'anno prossimo saranno ancora meno. Le scelte sono due: o stare fermi, o prendersi la responsabilità di decidere. Abbiamo una sanità che funziona, e questo grazie alle scelte fatte finora. Non possiamo permetterci di stare fermi, ma dobbiamo continuare a decidere, riorganizzare, lavorare sempre di più sull'appropriatezza. Non dobbiamo difendere solo l'ospedale della Versilia, ma il nostro diritto alla salute. Oggi qui ho visto una comunità appassionata, che difende il proprio ospedale, – ha concluso l'assessore – Ma le voci di chiusura dell'ospedale ci fanno distogliere l'attenzione dai veri problemi. Proviamo a combattere insieme per difendere il nostro diritto alla salute".