Cultura
1 settembre 2015
15:18

Scomparsa di Cancogni, Rossi: "Grati per il suo contributo alla cultura del paese"

FIRENZE - "Con Manlio Cancogni, grande giornalista, scrittore e anche docente, perdiamo una figura di spicco, un protagonista del Novecento, che ci ha lasciato una bella eredit . Di romanzi, di saggi, di articoli brillanti, di inchieste che hanno fatto epoca". Cos il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo la scomparsa di Manlio Cancogni nella sua casa di Fiumetto, a 99 anni appena compiuti.

Tra le tante collaborazioni a giornali e riviste - Cancogni aveva iniziato la sua attivit giornalistica a Firenze sulle colonne della Nazione del popolo - ci fu quella con l'Espresso, dove lo aveva chiamato Arrigo Benedetti, che gli affid l'indagine sulla corruzione nella cosa pubblica e i legami col malaffare nel Comune di Roma nel 1955.

"Colpisce afferma Rossi - l'attualit di quella inchiesta con un titolo a tutta pagina - 'Capitale corrotta = Nazione infetta' - che potrebbe purtroppo adattarsi anche all'oggi. Ripercorrendo le tappe della sua brillante carriera di giornalista e scrittore non possiamo non essergli grati per il contributo e gli stimoli che ha dato al dibattito e allo sviluppo culturale di questo paese. E anche per il suo legame, sempre sottolineato, per la sua Versilia".