Salute
14 dicembre 2012
13:00

Screening oncologici, crescono estensione e adesione. I risultati nel Rapporto annuale dell'Ispo 2010-2011

FIRENZE - "Un bilancio molto positivo quello dei programmi di screening oncologico della Regione Toscana che vengono presentati oggi. L'estensione e l'adesione ai programmi crescono costantemente, e ancora una volta la Toscana registra una delle performance migliori d'Italia, su livelli di qualit confrontabili con le pi avanzate esperienze del Nord Europa". E' il commento dell'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che stamani, al Cto, assieme al direttore dell'Ispo Gianni Amunni, ha presentato il 13 Rapporto annuale dell'Ispo, l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica. Il Rapporto contiene i risultati del monitoraggio dell'attivit dei tre programmi di screening offerti dal Servizio sanitario regionale: tumori della mammella, del collo dell'utero e del colon-retto.

I numeri che fotografano l'attivit del 2010-2011 rivelano una tendenza di costante crescita dell'estensione e dell'adesione ai programmi, con dati che soddisfano, per quanto riguarda l'estensione, i valori considerati ottimali, compresi tra 90 e 100%, anche se esistono ancora variabilit tra le diverse aziende sanitarie. Dall'analisi condotta dai ricercatori Ispo emerge che, in tempi di spending review, l'attivit di prevenzione secondaria (appunto gli screening) si conferma come lo strumento di eccellenza per evitare sprechi, consentendo un utilizzo appropriato delle risorse e una continua valutazione della qualit delle prestazioni erogate.

"Gli screening organizzati - spiega Gianni Amunni - sono strumenti riconosciuti di miglioramento della prognosi e di riduzione delle differenze per censo, nella mortalit , per alcune neoplasie. Gli interventi di prevenzione oncologica sono quindi azioni prioritarie del Servizio sanitario regionale e devono essere garantiti come livelli essenziali di assistenza, specie in periodi di crisi, in cui da pi parti si mette in discussione il valore universale del servizio pubblico".

Questi i risultati pi significativi degli screening.

Screening per il tumore della mammella

Ottima la performance sul fronte dell'estensione: la grande maggioranza delle donne tra i 50 e i 69 anni (il 93,2%) ha ricevuto l'invito biennale ad eseguire una mammografia. Bene anche l'adesione (le donne che poi effettivamente si presentano per fare la mammografia), pari al 72,5%: una conferma che il programma ormai radicato nella popolazione. Pi del 90% delle donne con tumore alla mammella sono state trattate chirurgicamente con approccio conservativo. Per i comuni della Asl 10 il sistema ha avviato l'estensione alla fascia di et tra i 70 e i 74 anni, allargamento che sar attuato con invito attivo della popolazione o continuando a invitare chi aveva gi manifestato interesse a partecipare. Nei prossimi anni, prevista l'estensione anche alla popolazione tra i 45 e i 50 anni.

Screening per il tumore della cervice uterina

Nello screening con Pap-test, che coinvolge donne tra i 25 e i 64 anni, l'estensione in linea con gli anni precedenti e nel triennio 2009-2011 tutta la popolazione stata raggiunta dall'invito: 99,2%. Anche l'adesione in crescita: 55,4%. Restano alcune criticit come la lunghezza dei tempi di attesa tra il prelievo e l'invio del referto negativo del test. Quest'anno si rilevato un aumento del numero di donne che, invitate a fare la colposcopia, hanno accettato, nell'84,5% dei casi, di farla presso i centri di riferimento. Grazie al programma sono stati diagnosticati 12 carcinomi invasivi, 11 carcinomi microinvasivi e 591 lesioni pre-invasive della cervice uterina. in corso un progetto per individuare strategie mirate ad aumentare la partecipazione della popolazione migrante.

Screening per il tumore del colon-retto

Il primo programma pilota per la diagnosi precoce di questo tumore, attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, partito, alcuni decenni orsono, proprio a Firenze. L'attivazione su tutto il territorio regionale per uomini e donne tra i 50 e i 69 anni risale al 2005: all'epoca, l'estensione raggiungeva il 50,4%; nel 2011 si riusciti a raggiungere l'87,3% della popolazione, un dato che, anche se non ottimale, conferma il trend di crescita degli ultimi anni. Il valore di adesione raggiunge il 49,5%, con 206.600 persone che hanno effettuato l'esame. Il protocollo prevede che tutti i soggetti positivi al test di primo livello debbano effettuare una colonscopia: nel 2011 ne sono state effettuate 6.900. Questo ha permesso di diagnosticare 288 cancri la met dei quali a uno stadio precoce - e 1.540 adenomi avanzati, a rischio di degenerazione. Ottimi i tempi di invio della risposta negativa al test: 95% dei referti spediti entro 21 giorni. Da segnalare il fatto che il 21% delle persone positive al test non hanno effettuato la colonscopia all'interno del percorso di screening.

La novit : dal Pap test al test Hpv

Tra le novit pi significative in arrivo, quella che riguarda lo screening per il tumore della cervice uterina: da dicembre in Toscana si passer progressivamente dal Pap test, utilizzato finora, al test Hpv (Human papillomavirus). Il nuovo programma prender il via nella sola Asl 10 di Firenze, per estendersi poi, dal 2013, prima ad altre tre aziende sanitarie, poi gradualmente a tutte le altre, per andare completamente a regime nell'arco di 4 anni. Nella fascia di et 25-34 anni continuer ad essere utilizzato il Pap test triennale, mentre nella fascia di et 35-64 il Pap test sar sostituito dal test Hpv, da fare ogni 5 anni. Come il Pap test, anche il test Hpv si fa con un prelievo vaginale. Le conoscenze tecnico scientifiche disponibili, frutto della stessa ricerca condotta anche dall'Ispo, indicano la necessit di utilizzare come test primario per lo screening cervicale il test Hpv nella fascia di et 35-64 anni. Per le donne di Firenze e provincia, come avveniva per il Pap test, anche per il test Hpv le donne saranno invitate a fare lo screening dall'Ispo, attraverso la propria Asl. Le stime prevedono che con il test Hpv saranno screenate ogni anno circa 79.000 donne, mentre il numero di donne screenate con il Pap test sar di circa 36.200 l'anno.

(ha collaborato Maria Vittoria Giannotti, ufficio stampa Ispo)

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