Istituzioni
12 marzo 2014
18:02

Semplificazione Pa, Bugli: "Durc condivisi, così le aziende non li dovranno ripresentare"

SAN CASCIANO IN VAL DI PESA (Fi) - Tra qualche giorno nell'armadio elettronico della Regione Toscana, accessibile a tutti gli enti e alla pubblica amministrazione, ci sarà anche il Durc già richiesto per altri appalti, ovvero la dichiarazione che attesta la regolarità dei versamenti previdenziali delle aziende. Una semplificazione non da poco per imprese che lavorano con il pubblico e che finora, per ogni nuovo contratto, era costretti a ripresentarlo daccapo ogni volta. Con perdite di tempi ed aggravio di lavoro. Ora ci penserà il committente a prelevarlo dall'armadio elettronico della Regione: l'azienda lo dovrà ripresentare solo se scaduto.

L'assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli lo annuncia durante l'ottavo congresso regionale della Fillea, il sindacato della Cgil delle costruzioni e del legno, che si svolto oggi a San Casciano Val di Pesa in provincia di Firenze. Un esempio di semplificazione e taglio alla burocrazia. "Nei giorni scorsi - spiega Bugli - abbiamo messo a punto gli ultimi dettagli con l'Inail e siamo pronti a partire. Per i certificati antimafia ci sono ancora invece alcuni difficoltà, ma continueremo a lavorarci".

Quello che è stato fatto, nel piccolo, con il Durc, per Bugli è quello che si può fare su tanti altri fronti per semplificare la burocrazia che a volte costituisce una zavorra. "In fondo - dice - la semplificazione non esiste: possiamo chiamare la semplificazione 'buon funzionamento'. E la vera chiave dell'innovazione della pubblicazione amministrazione è un utilizzo massico della tecnologia, accanto magari al coinvolgimento vero e la partecipazione alla risoluzione dei problemi di chi li vive tutti i giorni, ovvero i dipendenti e i cittadini utenti".