Economia
Lavoro
21 novembre 2014
12:10

Semplificazione, Simoncini: "Necessaria per garantire efficacia ai progetti europei"

FIRENZE - Le Unit di costo standard nelle loro varie declinazioni sono state al centro del convegno "La semplificazione dei costi nella rendicontazione del FSE" organizzato presso la sede della presidenza della Regione Toscana e che ha visto protagonista l'assessore all'economia Gianfranco Simoncini. "Quello della semplificazione procedurale un tema d'attualit - ha ricordato l'assessore nel suo intervento - perch in questa fase di forti tagli delle risorse gli appesantimenti burocratici sono costi che non possiamo permetterci. Uno sforzo che dovrebbe essere condiviso e portato avanti da tutte le istituzioni a partire dalla Commissione Europea".
 
Il Progetto sperimentale di cui si discusso sostanzialmente un'anticipazione dei percorsi che saranno introdotti nella prossima programmazione dei fondi comunitari. La Regione - ha detto Simoncini - "ha anticipato 82 milioni di risorse proprie per far fronte al 2014 ed tra le prime regioni che ha inviato i programmi FESR E FSE. il nuovo POR FSE 2014-2020 destiner ben il 35% delle risorse agli interventi per i giovani e il 20% all'inclusione sociale prevedendo interventi che favoriscono l'occupazione". Una programmazione che per Simoncini sar portata avanti "cercando di ridurre gli accanimenti procedurali, spostando l'attenzione agli obiettivi e ai risultati pi che alle carte".
 
E il convegno dedicato al Progetto interregionale/transnazionale "Semplificazione dei costi", voluto dalla Regione Toscana (capofila) insieme ad altre quindici Regioni italiane, servito a fare il punto proprio sull'utilizzo delle opzioni di semplificazione previste dal regolamento FSE per il riconoscimento dei costi, favorendo lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra le Autorit di gestione dei POR FSE 2007-2013. 
 
L'attivit di confronto si centrata sull'utilizzo delle Unit di costo standard (UCS) con attenzione alle metodologie utilizzate per la loro definizione, alle regole di gestione e attuazione nonch alle modalit di controllo di primo livello. Le Regioni partecipanti hanno sintetizzato un quadro complessivo delle attivit finanziate attraverso il ricorso a Ucs nonch gli elementi pi rilevanti che caratterizzano le metodologie utilizzate per la definizione degli standard. Altri focus del progetto hanno riguardato la definizione di Linee guida per Ucs di attivit non corsuali e l'analisi delle elementi di non conformit previsti nei dispositivi di attuazione regionali.
 
L'assessore Simoncini ha spiegato che "ci che vogliamo ridurre il peso degli interventi di controllo sulla "carta" e spostare radicalmente il controllo sui risultati degli interventi, anche attraverso un forte aumento dei controlli in loco". L'FSE infatti storicamente caratterizzato da un numero estremamente elevato di giustificativi di spesa. Ci ha comportato la necessit di verificare una grande mole di documentazione amministrativa, in particolare rendiconti per le attivit formative, con un impatto notevole sui tempi delle procedure di spesa. Se la semplificazione comporta da un lato la riduzione dei tempi delle procedure relative a rendicontazione e pagamenti, dall'altro rende necessario incrementare il numero dei controlli in loco e quindi la necessit di rafforzare le strutture a ci dedicate, sia in termini quantitativi che qualitativi.
 
La semplificazione delle procedure sar perseguita principalmente mediante l'utilizzo quanto pi diffuso e sistematico delle opzioni di semplificazione previste dai Regolamenti comunitari per la programmazione 2014-20. In particolare si tratter di ampliare il set di tipologie di intervento cui applicare le Unit di costo e parallelamente di favorire un maggiore ricorso alle altre opzioni di semplificazione, come, ad esempio il tasso forfettario sino al 40% delle spese dirette di personale ammissibili.