Economia
Lavoro
10 giugno 2013
16:26

Servizi impiego, Simoncini: 'Allarme per il futuro e ipotesi Agenzia'

FIRENZE Preoccupazione per le incertezze che si addensano sul futuro dei servizi per l'impiego, sui quali gravano la spada di Damocle della mancanza di fondi e i rischi legati alla mancata definizione delle competenze per la gestione. Ad esprimerla con forza stato l'assessore alle attivit produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ne ha parlato oggi in occasione del convegno al Circolo Andreoni, a Firenze, su "Le priorit per il mondo del lavoro".

"Il problema pi urgente legato alla sorte delle Province dalle quali ad oggi i servizi per l'impiego dipendono per la gestione- ha spiegato l'assessore competenza che sappiamo verr meno a partire dal 31 dicembre 2013. Si tratta di una competenza concorrente ma, ad oggi, non c' nessun atto del governo che permetta di chiarire l'incertezza sul futuro. A questo si aggiunge il problema delle risorse, visto che i servizi per l'impiego sono finanziati in parte con risorse delle province e in parte con risorse del Fse che, da gennaio 2014 non saranno disponibili almeno fino a fine anno, per i ritardi dei programmi a livello Ue".

Per scongiurare il rischio del blocco dei servizi sul territorio, l'assessore Simoncini, anche nella sua veste di coordinatore delle Regioni per il lavoro, ha sollecitato il governo a trovare una soluzione finanziaria attraverso l'anticipo della quota nazionale di co-finanziamento dei fondi europei, definendo in parallelo una soluzione condivisa per individuare lo strumento per la gestione.

"La mia idea afferma l'assessore quella di un'agenzia "federale", con un sistema nazionale che si articola in una agenzia che a livello centrale elabora e propone gli standard delle prestazioni e svolge funzioni di supporto e monitoraggio degli interventi, e con Agenzie regionali che gestiscono operativamente il rapporto con il territorio e con i privati.".

L'agenzia nazionale dovrebbe inglobare le funzioni di Italia Lavoro ed Isfol e avere funzioni di coordinamento, definizione dei livelli minimi delle prestazioni, garantire a livello nazionale monitoraggio e supporto alle agenzie regionali. Alle Agenzie regionali, dovrebbe competere l'organizzazione della rete dei servizi.

"Credo che gli elementi di cui tener conto siano essenzialmente quattro sottolinea Simoncini un disegno pi uniforme a livello nazionale, che non vuol dire nuovo accentramento di competenze che possono essere solo regionali, ma fissare standard e livelli di qualit uguali per tutti. A questo si deve accompagnare il radicamento territoriale del servizio, perch solo cos si pu essere incisivi rispetto al fabbisogno formativo, che diverso per ciascun territorio. Terzo, ma non meno importante, il fattore semplificazione, con l'unificazione delle sedi delle politiche attive e di quelle passive. Quarto, il rapporto fra pubblico e privato, per cui indispensabile un'integrazione evitando per una logica che lasci al pubblico solo i casi difficili".

Di questi problemi si parler nell'incontro che le Regioni avranno mercoled 12 con il sottosegretario al lavoro Carlo Dell'Aringa. Al quale verr sollecitato anche un atto del governo per rendere disponibili le nuove risorse per la Cig in deroga, stanziate dal decreto approvato nelle settimane scorse. Si tratta di un miliardo di euro che, con l'eccezione dei 288 milioni destinati al Sud, pu gi essere ripartito fra le Regioni sulla base dei precedenti criteri. Senza questo intervento, di fatto, per la Toscana e per la maggior parte delle Regioni, la cassa in deroga rester bloccata.