Cultura
Diritti
23 gennaio 2012
16:33

Shoah, il processo Eichmann: aperta a Firenze mostra storico-documentaria unica in Italia

FIRENZE - E' l'unica tappa in Italia, quella di Firenze, della mostra storico documentaria sul processo al criminale nazista Adolf Eichmann. La mostra stata inaugurata oggi nello spazio per esposizioni ricavato all'ex carcere delle Murate e rester aperta fino al 18 febbraio prossimo. Sar visibile tutti i giorni dalle 12 alle 24. Saranno possibili, su prenotazione, visite guidate per le scuole al mattino nei giorni feriali.

All'inaugurazione hanno partecipato l'assessore alla cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti, il presidente e la direttrice della Fondazione Museo Deportazione di Prato (che ha curato l'edizione italiana), Marco Romagnoli e Camilla Brunelli, e Klaud Esse della Fondazione Topografia del Terrore di Berlino e Adam Kerpel-Fronius della Fondazione Memoriale per gli Ebrei assassinati d'Europa di Berlino.

Prima iniziativa per "La giornata della memoria 2012". Eichmann "efficiente" sterminatore, giustiziato nel 1962

Incentrata non tanto sulla figura di Adolf Eichmann, uno dei maggiori responsabili della Shoah, direttore del "Dipartimento Affari Ebraici IV B4" delle SS ed "efficiente" organizzatore dei trasporti ai campi di sterminio, condannato a morte e impiccato, nel carcere di Ramla in Israele, il 31 maggio 1962, quanto sul processo al criminale nazista, la mostra fiorentina (nata da un'idea di Ugo Caffaz) stata organizzata su iniziativa della Regione Toscana che ha richiesto ai promotori di Berlino (Fondazione Topografia del Terrore, la Fondazione Memoriale per gli Ebrei assassinati d'Europa e il Memoriale Villa della conferenza di Wannsee) di poterla ospitare in occasione del 50 anniversario del processo stesso e nell'ambito delle iniziative per la Giornata della memoria.

Cos alla rassegna, curata dagli storici Ulrich Baumann e Lisa Hauff, che era stata aperta e visitata da migliaia di persone, prima a Berlino e poi a Vienna, si aggiunta una sezione dedicata alla Shoah italiana e documentazione inedita, rappresentata da articoli di stampa dell'epoca, curata dalla storica Valeria Galimi. Fra questi articoli di giornalisti come Giorgio Bocca, recentemente scomparso, e del fiorentino Manlio Cancogni e la testimonianza audio della deposizione di Hulda Campagnano, fiorentina, che in occasione del processo a Gerusalemme, raccont , unica testimone italiana, le persecuzioni subite dagli ebrei anche in una citt come Firenze.

Proposta in italiano e inglese la mostra apre le iniziative 2012 del 'Giorno della Memoria' organizzate dalla Regione. Altre mostre saranno a Washington e Parigi.

Scaletti: "Ricordare il monito della Regione Toscana, l'amnesia non diventi amnistia"

"La mostra ha detto l'assessore alla cultura della Regione Toscana Cristina Scaletti - ci offre un'occasione straordinaria per ricordare la Shoah e per riflettere. Eichmann si discolp al processo dicendo che lui era solo un esecutore. Questo ci riporta all'interrogativo: quanto la responsabilit di un singolo pu essere avulsa dal risultato finale? Dobbiamo essere consapevoli che esiste una responsabilit morale, oltre che giuridica, che non si pu deresponsabilizzare e che non si pu dimenticare, perch l'amnesia non si traduca in amnistia." Scaletti ha poi ribadito che la "Memoria serve come monito, perch quello che successo, pu risuccedere, dovunque" e ha ricordato il "dramma xenofobo che Firenze ha vissuto di recente" invitando a "ricordare Modou Samb e Mor Diop" i due cittadini senegalesi uccisi il 13 dicembre scorso. "Ognuno di noi ha una responsabilit morale ha concluso Scaletti questo il monito che la Regione Toscana intende rinnovare e mi auguro che questa mostra sia visitata dal maggior numero possibile di persone".

A Sant'Apollonia il seminario: "A 50 anni dal processo Eichmann"

La mostra mette in rilievo entrambi gli aspetti emersi nel processo: la forza delle testimonianze dei superstiti e la strategia difensiva del criminale nazista ed incentrata sui filmati originali del processo, presentati in apposite postazioni multimediali. Sono inoltre esposti testi, foto e documenti che delineano la biografia 'ragionata' di Adolf Eichmann, la situazione di alcune comunit ebraiche in Europa prima e dopo la Shoah, i vari aspetti giuridici precedenti e intorno al processo di Gerusalemme, la famosa interpretazione sulla 'banalit del male' che ne dette la filosofa Hannah Arendt nonch la ricezione del processo sui media internazionali.

Sempre nell'ambito delle iniziative per la Giornata della memoria 2012, all'auditorium di Sant'Apollonia, in via San Gallo, 25 a Firenze, si tenuto anche un seminario di studio ("A cinquant'anni dal processo Eichmann"). Dopo gli interventi di Camilla Brunelli, Klaus Hesse e Adam Kerpel-Fronius sulla "Genesi della mostra" e la relazione di Valeria Galimi sulla ricezione del processo Eichmann in Italia si tenuta una tavola rotonda ("Processare il male: il processo Eichmann cinquant'anni dopo") presieduta da Alberto Tonini (Forum per i problemi della pace e della guerra) con Paolo Costa, Anna Foa, Gabriel Levi, Adriano Sofri, Massimo Toschi, gi assessore regionale alla cooperazione e alla pace.

Toschi: "Un passaggio decisivo per una nuova memoria della Shoah"

"Il processo Eichmann ha detto Massimo Toschi un passaggio decisivo per una nuova memoria della Shoah. E' il primo processo in cui le vittime processano i carnefici. Dal tribunale dei vincitori a Norimberga, si passa al tribunale della filosofia e della storia a Gerusalemme, per arrivare al tribunale di Francoforte, dove 22 graduati tedeschi che comandavano ad Auschwitz furono condannati, 6 all'ergastolo e 16 a centinaia di anni di carcere, dove i dati processuali e storici trovano un equilibrio. La memoria ha sottolineato Toschi - significa misurarsi sul male nella storia, dalla sua banalit alla sua profondit . L'unicum di Auschwitz rimanda ad Hiroshima e il male va colto con lo sguardo delle vittime, che sole hanno diritto a perdonare ha concluso Toschi - ma che al tempo stesso chiamano a perdonare, per spezzare la logica dell'odio che tende a moltiplicarsi all'infinito. Le vittime non vogliono pi vittime."