Economia
19 marzo 2011
12:18

Si riaccende il terzo forno alla Ginori. Simoncini: 'Bene le aziende che investono in innovazione'

FIRENZE - Tradizione ed innovazione possono andare a braccetto. E auspicabilmente imporsi, grazie al valore aggiunto, sul mercato. "E' il caso del progetto per una porcellana del terzo millennio, con l'uso di nanotecnologie e meccanica avanzata, che la Richard Ginori ci ha presentato e che abbiamo deciso di finanziare commenta l'assessore alle attivit produttive, Gianfranco Simoncini - . Fa parte di un bando sull'innovazione appena concluso e a giorni erogheremo il contributo: 2,9 milioni di euro su un progetto che complessivamente ne vale 5,3". "Intanto aggiunge registriamo con soddisfazione la riaccensione del terzo forno: un segnale sicuramente di fiducia".

L'assessore Gianfranco Simoncini stamani ha partecipato all'inaugurazione del nuovo forno della celebrata azienda di Sesto Fiorentino, che a Doccia ha uno stabilimento dal 1958. Poco prima era intervenuto alla conferenza stampa organizzata da Unicoop per presentare una nuova collaborazione con la Richard Ginori. "Una buona notizia anche questa ha detto perch in un momento di rilancio dello sviluppo le sinergie sono importantissime". E proprio durante la conferenza stampa in cui l'Unicoop ha presentato l'iniziativa "La Toscana servita", ovvero raccogli i bollini e colleziona le porcellane Richard Ginori, l'assessore ha accennato al progetto dell'azienda di ceramiche artistiche di Sesto Fiorentino finanziato di recente dalla Regione.

Quella della Richard Ginori una storia ultracentenaria che inizia nel 1735, quando il marchese Carlo Andrea Ginori fond l'azienda, fusa nel 1896 con la Societ Ceramica Richard. La Richard Ginori leader italiano nella produzione di porcellane da tavola di alta qualit . Conta oltre 350 dipendenti. "E si tratta sicuramente di uno degli esempi pi significativi delle eccellenze toscane del Made in italy" sottolinea Simoncini.

Negli ultimi anni non sono mancate segnali di crisi e difficolt , anche nello stabilimento di Sesto Fiorentino. "La scelta di riaccendere il terzo forno, spento dal 2003, per far fronte ad una maggior produzione e ad ordini che sono tornati a crescere dunque ci rincuora conclude Simoncini Sopratutto nel momento in cui c' anche una scelta di investire su ricerca e innovazione, che consideriamo una via maestra per tante aziende toscane che hanno le carte in regole per continuare ad imporsi sui mercati del mondo".