Economia
Lavoro
4 giugno 2013
13:52

Simoncini a Fiom Cgil: 'Nei bandi risorse vincolate al mantenimento dell'occupazione'

FIRENZE - "Dalla crisi possiamo uscire soltanto con una svolta a livello nazionale, che metta lavoro e sviluppo al centro e con politiche industriali degne di un paese, come l'Italia, che il secondo a livello europeo per il manifatturiero. Dal Governo ci aspettiamo che vengano messi in campo strumenti per sostenere la competitivit delle nostre imprese e per allentare la tensione sociale".

Lo ha detto l'assessore alle attivit produttive lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini, che ha incontrato oggi una delegazione della Fiom Cgil provinciale guidata dal segretario Daniele Calosi. A richiedere l'incontro era stato il sindacato dei metalmeccanici, che ha presentato un video dal titolo "Viaggio al centro della crisi": una carrellata delle principali crisi aziendali presenti sul territorio raccontate dagli stessi protagonisti. Un viaggio che parla di quella che la Fiom ha definito una "graduale deindustrializzazione del territorio fiorentino", riconoscendo l'impegno della Regione nel contrastarne il progresso. "E' una preoccupazione che la Regione condivide ha spiegato l'assessore convinta che da questa situazione possiamo uscire con l'impegno di tutti. In Toscana la crisi pi grande quella che colpisce la piccola e piccolissima impresa, che costituisce oltre il 98% del tessuto produttivo e che, grazie alla qualit del suo manifatturiero, ha fino ad oggi consentito alla Toscana, grazie all'export, di reggere alla crisi. Per questo per la Regione sostenere il manifatturiero una priorit ".

Cos , mentre sollecita il governo ad una svolta nelle politiche industriali nazionali, la Regione continua a fare la sua parte. L'assessore ha ricordato, a questo proposito, gli interventi per la tenuta sociale, per gli ammortizzatori in deroga, gli incentivi per l'occupazione e tutti gli strumenti per la tenuta sociali e l'attivit sulle vertenze. "Ma la Regione non si limita a mettere toppe ha precisato il nostro principale sforzo volto infatti a rendere pi competitive le imprese, alla crescita e allo sviluppo, con bandi per l'aggregazione delle imprese, l'internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e per favorire l'accesso al credito. I numeri parlano chiaro: a fronte di 85 milioni per gli ammortizzatori in deroga e i contratti di solidariet , la Regione negli ultimi due anni ha speso per sostenere lo sviluppo ben 597 milioni, e interventi per l' accesso al credito che hanno attivato investimenti per 1 miliardo e 400 milioni di euro".

Ora al governo si chiede un'azione pi stringente. "Siamo soddisfatti perch il primo decreto ha affrontato i problemi della cassa in deroga e dei contratti di solidariet , ma il rischio che i soldi stanziati, che comunque reputiamo insufficienti per tutto il 2013, arrivino troppo tardi. Siamo preoccupati per i tempi, perch , ad oggi, non sappiamo quando arriveranno queste risorse".

L'assessore ha ricordato ancora una volta che con le risorse decise dal decreto in Toscana si arriverebbe appena ad autorizzare le richieste di cassa in deroga gi arrivate (come si ricorder da aprile c'era stato uno stop per mancanza di fondi) con l'aggiunta di quelle pervenute entro maggio.

Quanto ai prossimi bandi, in vista del periodo di gestione dei fondi comunitari 2014-2020, l'assessore ha risposto positivamente alla richiesta del sindacato di inserire nei bandi vincoli pi stringenti che leghino gli investimenti delle aziende beneficiarie dei finanziamenti, al mantenimento dell'occupazione e alla permanenza sul territorio.

Il segretario della Fiom fiorentina ha ringraziato l'assessore per l'incontro, sottolineando la positiva collaborazione gi da tempo in atto e la volont di rafforzarla ulteriormente in vista delle sfide che ancora attendono la realt fiorentina e l'intera regione.