Economia
5 giugno 2012
12:48

Simoncini: 'Livorno strategica per lo sviluppo della Toscana'

FIRENZE - L'attenzione della Regione da tempo focalizzata sulla necessit di valorizzare e rilanciare il tessuto economico della provincia di Livorno a partire dai suoi punti di forza, come la sua vocazione manifatturiera, passando per il rafforzamento infrastrutturale e la riorganizzazione del porto, al potenziamento della filiera dell'energia e dal rilancio del turismo.

Lo ha ricordato l'assessore alle attivit produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi a Livorno alla presentazione, presso la Camera di commercio di Livorno, dell'indagine Censis sulla realt economico-sociale della provincia livornese.

"E' un'attenzione spiega l'assessore - che si gi concretizzata in una serie di atti che chiamano in causa tutti i protagonisti, istituzionali e non, dell'economia del territorio. Fra questi ricordo, ultimo in ordine di tempo, la firma del protocollo d'intesa per Livorno da parte di Regione, Comune e Provincia che ha condensato in dieci punti le priorit per il rilancio della citt e del suo hinterland. E' un'intesa che affronta a tutto tondo i nodi dello sviluppo territoriale, a cominciare dalle questioni della viabilit , dei trasporti, degli interventi per l'innovazione e il trasferimento tecnologico del sistema produttivo, l'individuazione di nuove aree per insediamenti industriali, il recupero di monumenti e centri termali, la sistemazione dello scolmatore d'Arno e del porto, il completamento del nuovo ospedale, gli interventi di edilizia residenziale sociale. Senza il rafforzamento della provincia di Livorno come porta della Toscana al mondo, luogo di grandi imprese e di centrali di produzione energetica nonch di grandi eccellenze vitivinicole non ci potr essere una ripresa solida di tutta la regione".

L'assessore si soffermato sulle difficolt congiunturali dell'economia livornese, contrassegnata da un tasso di disoccupazione che si attesta su livelli superiori alla media regionale (6,9 contro 5,2 del 2009 mentre la Toscana sale al 6,1 dal precedente 5,8). In calo anche l'occupazione, che passa dal 60,8 al 59,3.

Ma l'intervento si concretizzato di recente anche nell'intesa tra Regione, enti locali e Solvay, una firma che ha ribadito la volont di rafforzare la presenza industriale in quest'area e la riconferma del ruolo del polo chimico di Rosignano come uno dei riferimenti fondamentali del manifatturiero toscano. "La presenza di Solvay, Ineos e Gdf Suez - ha detto Simoncini - rappresenta un concentrato molto rilevante di multinazionali con le quali vogliamo proseguire un rapporto di proficua collaborazione."

Quanto al rafforzamento della presenza industriale dell'area di Piombino, secondo polo siderurugico italiano, c' un impegno su diversi fronti: dal protocollo d'intesa per garantire la permanenza della Tenaris Dalmine, agli interventi per favorire l'accesso al credito delle aziende dell'indotto, fino al progetto approvato dalla giunta che ha previsto un investimento di 13 milioni a favore del rilancio di Piombino.

Ma non tutto. Come anche il rapporto Censis ha evidenziato, a Livorno si concentra tuttora buona parte della produzione del comparto componentistica auto. Un comparto che ha risentito pesantemente della crisi. Ma che, puntando sull'innovazione, potrebbe diventare un punto di forza sul quale far leva per dare nuove prospettive al tessuto produttivo locale e regionale. Per fronteggiare la crisi e, nel contempo, favorire nuovi investimenti promuovere nuovo e qualificato sviluppo, la Regione intervenuta mettendo in campo, in sintonia con istituzioni locali e parti sociali, diversi strumenti. In particolare la valorizzazione il potenziamento e la riqualificazione del sistema locale della componentistica auto sono l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato da Regione, Provincia e Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti, Camera di commercio di Livorno, sindacati e associazioni di categoria.

Ma se la Regione sta facendo la sua parte per cercare di superare le debolezze strutturali che anche l'indagine Censis evidenzia, non altrettanto per ora si pu dire del governo nazionale. "Da governo ci aspettiamo avverte Simoncini - uno scatto che per il momento per non ci sembra stia arrivando. Il tema nei prossimi giorni deve essere quello di concentrare tutte le energie sulla crescita. Credo che da questo punto di vista sia stato un errore partire dalla discussione sulla riforma del mercato del lavoro. Al primo punto nell'agenda del governo dovevano esserci le misure per creare nuova occupazione e lavoro. Ora necessario rimettere in moto l'economia, solo cos si potr tornare a parlare di sviluppo e quindi anche di lavoro. Per questo anche le istituzioni locali devono fare un salto di qualit nella capacit di proposta e nell'efficienza, mentre da parte delle imprese serve una nuova consapevolezza della necessit di fare rete e sistema".