Lavoro
25 giugno 2013
9:47

Simoncini replica a Giovannini: 'Sui fondi per la Cig il ritardo è del Ministero'

FIRENZE - "Stupisce l'affermazione del ministro Giovannini, secondo cui le Regioni avrebbero dato "solo ora" il via libera alla ripartizione del miliardo stanziato dal governo Letta per Cassa integrazione  in deroga. In realtà già il 31 maggio abbiamo incontrato il ministro ed abbiamo chiesto l'assegnazione delle risorse sulla base dei criteri già applicati per la precedente ripartizione". Replica così l'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, coordinatore degli assessori al lavoro per la Conferenza delle Regioni, alle dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi dal ministro al lavoro Enrico Giovannini.

"In quella sede – continua Simoncini - fu il ministro a chiedere che si tenesse, in previsione di nuovi criteri per il futuro, un ulteriore incontro specifico col sottosegretario Carlo Dell'Aringa.  Al termine dell'incontro esprimemmo un giudizio negativo su questa posizione del Ministero, sottolineando pubblicamente la preoccupazione di ritardi del tutto intollerabili rispetto al disagio di decine di migliaia di lavoratori".

"Nell'incontro con Dell'Aringa del 12 Giugno – spiega l'assessore Simoncini - venimmo informati che Il Governo intendeva utilizzare 170 milioni per coprire il non pagato del 2012, prendemmo atto che i 288 milioni del Patto azione e coesione delle quattro Regioni rientranti nell'obiettivo convergenza avevano meccanismi di utilizzo definiti nell'accordo dello Stato con quelle Regioni. Rispetto quindi ai circa 550 milioni residui (visto che 40 saranno utilizzati a livello centrale per le plurilocalizzate) proprio per evitare ulteriori ritardi a livello centrale facemmo presente che avremmo mandato, noi, la tabella con il riparto tra le regioni (secondo la regola 70% in base alla spesa storica, 15% rispetto agli occupati totali, 15% rispetto agli occupati nelle aziende sotto i 19 dipendenti). Tabella che fu inviata la mattina seguente il 13 Giugno".

"Per le Regioni quindi - conclude Simoncini - il riparto poteva avvenire dal giorno seguente l'entrata in vigore del decreto, avendo definito col precedente governo i criteri di riparto e avendo confermato  al nuovo ministro questo orientamento, ed è innegabile che dal 13 giugno ogni giorno di ritardo non ha alcuna giustificazione plausibile. Ora speriamo che all'intendimento del ministro espresso nelle dichiarazioni alla stampa ("a questo punto il decreto verrà firmato rapidamente"), seguano i conseguenti fatti e che si possa procedere rapidamente alla erogazione delle risorse".