Ambiente
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1 agosto 2013
13:58

Siti bonifiche: sì per Massa-Carrara. Per Livorno colloquio Rossi-Orlando

FIRENZE - Risultati in chiaroscuro, buoni per Massa- Carrara e meno per Livorno, dalle due conferenze dei servizi relative alle aree da bonificare che si sono concluse al Ministero dell'ambiente. Quella relativa al Sin (il sito da bonificare di interesse nazionale) di Massa Carrara ha avuto un esito positivo con il sostanziale accoglimento, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle richieste di riduzione del perimetro su cui rimane la giurisdizione ministeriale. Gran parte di quel Sin diventerà quindi Sir (sito di interesse regionale) cioè un'area sulla quale sarà Firenze a determinare interventi e autorizzazioni.

Diverso invece l'esito della Conferenza relativa al Sin di Livorno, al termine della quale non è stata interamente accolta la proposta fornulata dalla Regione. Il Ministero ha ritenuto infatti di mantenere le sue competenze sull'intera area marina, sulla quale Firenze chiedeva di ottenere la giurisdizione.

"Si tratta di un risultato – è il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – solo parzialmente positivo. Mentre è piena la nostra soddisfazione per l'area apuana, il cui passaggio sotto le competenze regionali permetterà di dare risposte chiare ed in tempi rapidi alle richieste di imprese e cittadini, non è così nel caso di Livorno. Per questo oggi ho parlato con il ministro Orlando a cui ho chiesto assicurazioni perchè la questione venga affrontata e rapidamente risolta. Crediamo di avere le competenze, le capacità, la volontà e anche i primi finanziamenti per gestire l'area marina labronica, interessata da importanti lavori per l'ampliamento del porto. La Regione Toscana chiede di poterla gestire direttamente, nell'interesse della cosa pubblica e nel rispetto sia delle leggi che delle esigenze ambientali e produttive".

Il SIN di Massa Carrara ha oggi un'estensione totale di 3.560 ettari, dei quali circa 1.894 a mare e 1.665 a terra relativi all'intera Zia, la Zona industriale apuana, ma anche ampie zone residenziali dei due comuni capoluogo. Le zone che per il loro livello di inquinamento resteranno di interesse nazionale sono quelle della ex Ferroleghe e della ex Enichem.

Il Sin di Livorno si estende invece per circa 20,2 km quadrati dei quali 14,3 marini e di acque interne e quasi 6 a terra. Sicuramente a Livorno resteranno di competenza ministeriale l'area della centrale termoelettrica dell'Enel e quella della raffineria Eni, inclusi gli ex depositi e lo stabilimento Agip mentre per le aree marine la partita non è ancora chiusa.

"Siamo felici per la decisione – è questo il commento dell'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini -circa la riperimetrazione del Sir apuano e siamo fiduciosi in un ripensamento circa quello livornese. La gestione regionale delle due aree permetterà di rendere più agevoli le attività di bonifica e risanamento e ci consentirà di favorire il reimpiego delle aree per l'insediamento di nuove imprese e per creare nuova occupazione. E' la vittoria della semplificazione amministrativa, della sussidiarietà e della vicinanza ai territori, oltre che un premio per il lavoro istruttorio svolto da tutte le amministrazioni interessate per l'economia locale e per i cittadini che risiedono in quelle aree. Resta chiaro che non mancherà il nostro impegno per proseguire l'opera di bonifica dei siti ancora interessati dalla presenza di inquinanti".

La Regione ha già disponibili in bilancio 2,2 milioni di euro destinati al Sir (il sito da bonificare di interesse regionale) di Massa Carrara e 1,7 milioni di euro per il Sir di Livorno. Sono destinati a finanziare le progettazioni e i primi interventi di bonifica.