Salute
Sociale
La Toscana dello sport
28 maggio 2016
15:45

SLA, Saccardi: "La Regione avanti nell'assistenza. Presto un albo dei care-giver"

FIRENZE - La Regione Toscana pensa a dare la maggiore assistenza possibile alle persone malate di SLA. Siamo state tra le prime Regioni ad attivarsi in questo campo. Restano, certo, fondamentali la prevenzione e lo sviluppo della ricerca: un'ottima opportunit per sottolinearlo stata l'occasione di stamani in cui si riflettuto sui collegamenti tra SLA e sport". 

Lo ha detto l'assessore Stefania Saccardi intervenuta stamani in Sala Pegaso alla tavola rotonda "Che rapporto fra SLA e calcio" organizzata dal Museo Fiorentina insieme alla Regione, alla quale hanno partecipato il giornalista di Avvenire Massimiliano Castellani autore fra gli altri del libro "SLA il male oscuro del pallone", Chantal, moglie di Stefano Borgonovo, Nicola Vanacore ricercatore dell'Istituto Superiore della Sanit , Cristiana Segato figlia di Armando e il presidente del Museo Fiorentina Andrea Claudio Galluzzo.

"Da tempo ha proseguito Saccardi - abbiamo approvato una serie di delibere che ci consentono di assistere chi colpito da questa terribile malattia rimanendo nel proprio domicilio. Fino dal 2009 la Regione ha stabilito di sperimentare nuove modalit di intervento per assicurare una maggiore dignit di cura alle persone affette da SLA e pi in generale da malattie dei motoneuroni".  

Gli interventi attivati coinvolgono le persone che si trovano nella fase avanzata della malattia e che quindi sono nella impossibilit di muoversi prevedendo un sostegno economico per l'assistenza domiciliare che permetta di essere accudite a casa propria tramite la presenza quotidiana di un care -giver.

Un intervento che prevede adesso un assegno di cura mensile di 1650 euro (prima del 2014 era di 1500). Questo tipo di misura stata estesa anche ad altre persone con disabilit gravissima che hanno bisogno di risposte a bisogni assistenziali equiparabili a quelli espressi dalle persone affette da SLA.

"Adesso stiamo lavorando anche alla formazione dei care -giver che hanno bisogno di competenze specifiche visto che questo tipo di malati, soprattutto se la malattia in fase avanzata, non possono essere accuditi da chiunque. - ha concluso l'assessore  - Al tempo stesso, nel prossimo bando del Fondo sociale europeo sar introdotta una linea ad hoc per istituire un albo che raccolga le persone, ce l'hanno chiesto espressamente le associazioni, adeguatamente formate in grado di sostituire i care-giver ogni volta che questi cambiano".