Cultura
Diritti
23 novembre 2012
15:32

Stella Targetti: l'attualità di padre Ernesto Balducci. Su guerra e pace. E non solo

FIRENZE - "Tante riflessioni di Ernesto Balducci sembrano scritte oggi, e non soltanto quelle su disarmo e pace. Lui, prete nato e cresciuto in un paesino di minatori sull'Amiata, è stato tra i primi a prevedere la crisi che stiamo vivendo".  Così Stella Targetti nell'auditorium di Santa Apollonia inaugurando oggi pomeriggio il convegno nazionale ("Se vuoi la pace prepara la pace. Anno 2012") dedicato a padre Ernesto Balducci nel ventennale della scomparsa e a trenta anni dal primo convegno che Balducci, con la rivista "Testimonianze", volle sempre a Firenze per analizzare i grandi temi della globalità rovesciando il famoso detto latino secondo cui la pace si preparerebbe soltanto attraverso la guerra.

La vicepresidente della Regione Toscana è intervenuta nella parte introduttiva, insieme al fondatore di "Testimonianze" Lodovico Grassi e all'attuale direttore Severino Saccardi. Una tavola rotonda, sul ventennale della guerra nella ex Jugoslavia, ha aperto i lavori che proseguono (stavolta nella sala "Luca Giordano" di Palazzo Medici Riccardi ore 9:30) nell'intera giornata di sabato 24 novembre con due sessioni, mattutina e pomeridiana, dedicate all'attualità (in particolare alla situazione nel Mediterraneo) e alle prospettive (in particolare al ruolo delle città per la pace).

Domenica 25 novembre (ore 21:00 chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio) concerto ("L'amore non si canta") con Ginevra di Marco. Partecipano Paolo Hendel e Severino Saccardi.

"In un momento delicato come questo - sottolinea Stella Targetti - è interessante ricordare ciò che Balducci diceva sul rapporto politica/economia ("Se è vero che non c'è democrazia senza libero mercato, è anche vero che non c'è democrazia se il mercato arriva a fare della politica una sua sottodeterminazione"). E' un messaggio molto attuale con un fortissimo richiamo alla responsabilità, soprattutto quella dei decisori politici. Esistono valori e diritti - conclude Targetti - che non sono mai negoziabili: la libertà di espressione, il rispetto delle regole, il diritto a studiare e a lavorare sono alla base di una società inclusiva e di pace".