29 giugno 2012
8:06

Strage di Viareggio, Rossi al Tirreno: 'Così abbiamo ricostruito via Ponchielli'

FIRENZE - A tre anni dalla strage del treno del 29 giugno 2009, Viareggio ricorda le 32 vittime con una manifestazione a cui prenderà parte anche il presidente della Regione Enrico Rossi. Alle 21 un corteo partirà dalla stazione per fermarsi, alle 23,15, nel parcheggio della Pam. I bambini leggeranno alcune poesie. Fra le 23,49 e le 23,52, l'ora della strage, verranno letti i nomi delle vittime. Nel giorno del ricordo, il presidente Rossi è stato intervistato dal Tirreno sulle cose fatte e su quelle da fare. Ecco il testo integrale dell'articolo (scarica qui il formato pdf).

«Così abbiamo ricostruito via Ponchielli»

Il mandato del commissario Enrico Rossi scade domani. Cinque milioni rischiano di tornare al ministero dell'economia

di Donatella Francesconi

VIAREGGIO - Tre anni dalla strage di via Ponchielli, tre anni di mandato di commissario straordinario per la ricostruzione. Prima Claudio Martini, presidente della Regione all'epoca del disastro ferroviario; poi Enrico Rossi, attuale Governatore della Toscana. Che con domani è arrivato alla scadenza del proprio mandato. «La nostra linea di condotta, del mio predecessore, che ringrazio per avermi passato una situazione assolutamente lineare e sotto controllo, e poi mia, è stata quella di cercare di venire incontro, senza violare la legge, a tutte le esigenze, anche le più particolari. Troppo grande è s tata la tragediaper non adottare questo metodo. Insomma per dirlo con le parole di un cooperante italiano ucciso, abbiamo cercato di "restare umani" e non soltanto di applicare freddamente e burocraticamente leggi e regolamenti». Sono le prime parole del commissario alla richiesta del "Tirreno" di tracciare un bilancio del lavoro svolto.

Quindici milioni per ricostruire: a che punto siamo, quanto è rimasto in cifre ed in lavori da eseguire.

«La ricostruzione di Via Ponchielli per privati e imprese, delocalizzazioni comprese, è completata al 100%. Così come la bonifica dei binari. La ricostruzione dei tre edifici pubblici lato monte, i cui lavori sono affidati al Comune di Viareggio, e stata eseguita per il 75%. A cura del Comune anche la realizzazione dell'area a verde, realizzate per il 90%».

Cosa rimane da fare?

«Restano completamente da eseguire il sottopasso (che ha un costo di 4,3 milioni) e la pista ciclabile (circa 0,8 milioni di euro. Entrambi gli interventi sono affidati al Comune.

Alla scadenza del mandato del commissario, quale la scelta per il passaggio di consegne necessario a terminare ciò che rimane da fare?

«Stiamo lavorando affinché il tutto sia affidato al Comune, perché non era possibile un'ulteriore proroga del mandato commissariale. Su questo c'è l'accordo tra Regione, Comune e Protezione civile nazionale. Resta da acquisire quello del ministero dell'economia e delle finanze, stante il fatto che due lavori importanti (sottopasso e pista ciclabile) non sono stati ancora appaltati».

Il sottopasso è un'opera pubblica che il quartiere attende con grande speranza...

«Il nostro tentativo è di fare in modo che le risorse necessarie (circa 4 milioni) per realizzare sottopasso e pista ciclabile non siano incamerate dal ministero dell'economia. Insomma, che non debbano essere restituite a Roma in quanto fanno parte delle cifre che non abbiamo ancora potuto trasferire al Comune, visto che i lavori non sono stati appaltati dal Comune stesso».

Quante persone hanno seguito il lavoro del commissario in questi anni?

«Sono tre le dipendenti regionali che si sono occupate, tra l'altro, dell'ufficio del commissario e che voglio ringraziare perché hanno fatto un lavoro davvero encomiabile e preciso, rappresentando un vero punto di riferimento per tutti, anche nei momenti di maggiore difficoltà».

La scelta di affidare la ricostruzione ad ogni danneggiato può essere considerata modello da seguire?

«Anche nella altre emergenze (penso per prima a quella in Alta Versilia nel 1996) abbiamo seguito questo metodo: la Regione a coordinare attraverso un commissario che segue passo passo tutte le fasi della ricostruzione, dando fiducia e mezzi economici ai privati che agiscono sotto il controllo pubblico. E il cosiddetto modello-Versilia, che anche per la tragedia del 29 giugno 2009 si è rivelato decisivo. La ricostruzione è proceduta spedita rispetto ai tempi normali della pubblica amministrazione. Lo dimostra il fatto che i lavori condotti dai privati sono terminati al 100%, mentre non è così per gli altri. E, nella fase più delicata, abbiamo aperto l'ufficio del commissario a Viareggio, per favorire i rapporti con privati e aziende danneggiate».

Fine mandato per la ricostruzione, con il capitolo legge Viareggio ancora aperto...

«Dei 10 milioni stanziati abbiamo potuto elargire 6,6 milioni di euro destinati ai familiari delle vittime e ai feriti gravissimi. Peri gravi l'istruttoria è ancora in corso e poi da pochi giorni c'è la modifica che ci permetterà di dare il dovuto anche ai familiari che finora non avevano potuto beneficiarne. Di questo solo compito mi occuperò io, anche dopo la scadenza del mandato, perchè la nuova legge così dispone. E conto di esaurire tutti gli adempimenti e di liquidare tutti entro la fine dell'anno».