Istituzioni
26 maggio 2015
18:57

Strage Georgofili: lavorare nelle scuole per sconfiggere la mafia

FIRENZE Un invito a collaborare con la societ civile, con le associazioni, ma sopratutto a lavorare nelle scuole per sconfiggere la criminalit , perch l'istruzione che taglia l'erba sotto i piedi alla mafia.

Questo l'appello che ha lanciato l'assessore regionale alla presidenza nel corso della cerimonia a Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della presidenza regionale, organizzata in occasione del ventiduesimo anniversario della Strage mafiosa dei Georgofili che a Firenze nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 cost la vita a 5 persone e il ferimento di altre 48.

L'assessore ha esordito ricordando le vittime dell'autobomba di via dei Georgofili e i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino caduti l'anno precedente per mano mafiosa, gli uomini delle scorte uccisi anch'essi e i tanti magistrati che si sono impegnati nella ricerca della verit su quel sanguinoso tentativo di realizzare una strategia del terrore messa in atto per mostrare l'incapacit dello Stato di difendere i propri cittadini.

Parole di elogio ha avuto nei confronti dell'Associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili, che di ci che accaduto ha sempre tenuta viva la memoria.

Ricordando come la Regione abbia creato un suo Centro di documentazione sulla cultura e la legalit democratica e che continua ad essere parte civile nei processi che si stanno celebrando, ha sottolineato la volont di reagire mostrata all'indomani della strage da Firenze e dai suoi cittadini.

A suo giudizio le mafie continuano ad operare e oggi sono presenti anche in Toscana con azioni forse meno cruente ma con un'opera non meno minacciosa, attraverso l'infiltrazione negli appalti o il riciclaggio di denaro con l'acquisizione di strutture ed esercizi.

Mantenere viva la memoria e diffondere la cultura della legalit sono i due assi portanti della lotta alla mafia che l'alleanza tra istituzioni e societ civile  pu e deve continuare a condurre.