Istituzioni
26 maggio 2015
19:30

Strage Georgofili: possibile un domani all'insegna della legalità

FIRENZE – Il mio abbraccio caloroso ai giovani presenti sia il segno concreto di un domani possibile all'insegna della legalità.

 

Ha concluso il suo intervento così, tra gli applausi dei presenti, il presidente del Senato, oggi seconda carica dello Stato, allora giudice del maxiprocesso alla mafia e uno dei magistrati che che ha vissuto tutta la stagione delle stragi.

 

Seduto in prima fila nel palazzo della presidenza della Regione Toscana, ha detto di sentire come impegno personale l'essere a Firenze in giorno come questo e che ciò che è acccaduto ventidue anni fa in via dei Georgofili a Firenze riguarda tutti noi e riguarda il Paese. Richiamando quel biennio terribile 1992-93 cioè la stagione delle stragi, ha sottolineato l'eccezionalità della strage di via dei Georgofili che fu attentato mafioso e al tempo stesso un atto terroristico, una sfida alla democrazia e allo Stato di diritto del quale non sono ancora del tutto chiarite le cause e le conseguenze e di cui forse non tutti i mandanti sono stati individuati.

 

Ricordando di essere stato assegnato alle indagini dalla Procura nazionale antimafia e di aver lavorato a Firenze per due anni alle indagini ha precisato che a suo giudizio che sia stata la mafia a compiere la strage è ormai certo, ma ci sono lati oscuri ancora da illuminare, trame nascoste da far emergere.

 

Venendo all'attualità ha evidenziato come nuovi processi ci diano nuovi brandelli di verità che anche la politica si deve impegnare a far emergere e che noi dobbiamo una risposta per restituire giustizia alle famiglie che hanno perso i loro cari e la dobbiamo anche ai giovani per insegnare loro che con il senso dello Stato si vince sempre e per garantire alle nuove generazioni un futuro senza ombre né ipoteche.

 

Per sconfiggere la criminalità la sola azione della Magistratura e delle forze dell'ordine non basta e la repressione della criminalità mafiosa non può mai essere disgiunta dalla correttezza della politica, dalla cultura della legalità e dalle regole della nostra democrazia. Bisogna rafforzare questi principi in ogni occasione e per farlo serve l'impegno di tutti, cittadini, istituzioni, politici, associazioni, sindacati e movimenti perchè è necessaria una reazione forte e diffusa.