Università e ricerca
5 aprile 2012
16:19

Targetti: 'La storia dell'arte materia indispensabile per la formazione'

FIRENZE L'insegnamento della Storia dell'arte nelle scuole superiori risulta fortemente penalizzata dalla riforma scolastica Gelmini, cancellata da tutta una serie di percorsi di studio, come quelli professionali alberghieri, che hanno corsi di addetti all'accoglienza turistica, quelli professionali che hanno corsi di moda, grafica e turismo; e risulta fortemente ridimensionata in altri. Per valutare azioni a difesa di questa disciplina di studio, la vicepresidente Stella Targetti ha incontrato oggi una delegazione di insegnanti della materia.

Nel "riordino Gelmini", stato sottolineato dalla delegazione, sono stati privilegiati percorsi formativi reputati definiti "utili per il lavoro", ma in modo miope e incapace di individuare prospettive; come se conoscere l'arte e sviluppare, in attivit di laboratorio scolastico, capacit artistiche artigianali non costituissero materie utili da apprendere per lo sviluppo del Made in Italy e delle professionalit che in Italia ruotano intorno a questa disciplina.

"Sull'importanza della storia dell'arte nella formazione di base ci si scontra con un problema culturale forte ha dichiarato la vicepresidente Targetti al termine dell'incontro -. La riforma Gelmini un segno del fatto che la cultura non viene valutata risorsa importante per il nostro Paese. Eppure la storia dell'arte un elemento indispensabile di una formazione di base trasversale: fornisce background necessari per attivit fiore all'occhiello del Made in Italy (la moda, l'artigianato, l'arte orafa); permette di valorizzare come risorsa economica il patrimonio artistico e

culturale (penso al turismo e al settore dela tutela dei beni culturali) e, non ultimo, uno strumento eccezionale di integrazione in una scuola sempre pi multietnica".

In questo contesto diffusamente disinteressato le autonomie scolastiche intervengono come possono, ma necessario incidere sugli ordinamenti scolastici. Per questo l'incontro si chiuso sulla verifica della comune volont di organizzare un momento pubblico di riflessione, mirato a evidenziare il ruolo della materia nella realt economica e culturale italiana e riaprire la discussione sulle scuole primarie e secondarie interessate dalla riforma.