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31 luglio 2013
10:54

Tavolo per l'edilizia, dalla Regione quattro proposte operative contro la crisi

FIRENZE - Un fondo di social housing per le famiglie che non possono permettersi affitti a prezzi di mercato n possono accedere alle case popolari; un'accelerazione per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici; un fondo di garanzia, rivolto ai privati, per interventi di messa in sicurezza sismica e per il miglioramento dell'efficienza energetica, per consumare meno gas ed energia elettrica e resistere meglio ai terremoti; il finanziamento per la risistemazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e interventi regionali pilota per la creazione di alloggi in bioarchitettura e bioedilizia da mettere temporaneamente a disposizione di famiglie in difficolt .

Sono quattro proposte che l'assessore alla Presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, ha illustrato luned scorso durante la riunione del 'tavolo per l'edilizia', riunitosi a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati. "Per battere la crisi del settore edilizio ha detto Bugli aprendo i lavori occorre andare oltre la logica dell'emergenza, mettendo in campo nuove idee, progetti, adeguamenti legislativi e provando a rilanciare un comparto decisivo per l'economia della Toscana". Un cambio di passo, accolto con favore dai rappresentanti delle associazioni di categoria del settore e delle istituzioni intervenuti alla riunione, che la Regione Toscana intende promuovere trasformando lo stesso tavolo in uno strumento permanente per l'innovazione nel settore delle costruzioni, aperto ai contributi di tutte le associazioni di categoria.

"Ci incontreremo dal 23 settembre tutti i terzi luned del mese" ha annunciato Bugli. Accanto a lui il collega alle infrastrutture e ai trasporti Vincenzo Ceccarelli: quella degli appalti pubblici del resto una percentuale importante del fatturato delle costruzioni, anche oggi, nonostante i tagli e i tetti sempre pi bassi e stretti imposti dal patto di stabilit . Gi il mese prossimo, dunque, si inizier a discutere e lavorare sui quattro filoni di azione anticipati da Bugli.

Le proposte in dettaglio

La prima idea proporre la costruzione di un fondo immobiliare di social housing che veda pubblico e privati assieme - banche ed imprese, Cassa Depositi e Prestiti, Camere di commercio, fondazioni e che dia una risposta a quelle famiglie che non hanno i requisiti per accedere ad un alloggio pubblico ma che sono in difficolt ad andare sul mercato. Una zona grigia sempre pi ampia. Il fondo consentirebbe di valorizzare immobili ora sfitti e non utilizzati, offerti con affitti calmierati a poco pi di 400 euro al mese ma anche con la possibilit di riscatto.

La seconda azione riguarda un'accelerazione per la trasformazione degli edifici pubblici in immobili a consumo energetico quasi zero.

Il terzo punto somma due mosse: le garanzie erogate da un fondo regionale per accedere ai prestiti per la messa in sicurezza degli edifici in zone sismiche e per il miglioramento dell'efficienza energetica rafforzando le detrazioni statali ora portate al 65% in 10 anni (si stima che mediamente ogni intervento possa aggirarsi tra 20 e 30 mila euro) e una task force di consulenti (attivata grazie al progetto Giovani S e che potr lavorare con il supporto degli ordini professionali) in grado di permettere alle famiglie una valutazione puntuale dei vantaggi delle ristrutturazioni e degli interventi di riqualificazione. Si stima che la spesa media di ogni intervento possa aggirarsi attorno a 20-30 m ila euro. Due misure per risolvere gap di informazione ed accesso al credito.

La quarta misura messa in campo riguarda infine il finanziamento di interventi regionali pilota per la creazione di alloggi in bioarchitettura e bioedilizia da mettere temporaneamente a disposizione di famiglie in difficolt . La giunta regionale ha gi deciso un primo intervento da 13 milioni. L'obiettivo anche quello di sbloccare in poche settimane i 1.700 alloggi 'di risulta', la cui ristrutturazione ferma a causa di difficolt legate al patto di stabilit .

Alla riunione del tavolo sull'edilizia si parlato anche di credito, semplificazione, internazionalizzazione e pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione, che saranno per oggetto di accordi generali con tutti i soggetti economici.

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