Istituzioni
Protezione civile
25 agosto 2016
17:58

Terremoto centro Italia, a Mosicchio e Cornillo in allestimento le prime 12 tende

FIRENZE Un conto corrente, un milione di euro gi destinato ai territori terremotati ma anche altro. La Regione Toscana ha offerto infatti il proprio aiuto per allestire due campi dove dare ospitalit fino a 250 sfollati.

La colonna mobile toscana composta da 15 operatori del sistema pubblico (della Regione, ma anche delle Province e dei Comuni), 30 tecnici certificatori disponibili a partire e 77 mezzi fra ambulanze, carri e auto si messa in movimento ieri pomeriggio. Stamani sono stati individuati i due siti - a Mosicchio e Cornillo, due frazioni di Amatrice nel reatino dove allestire i campi e si stanno allestendo le prime tende, sei e sei, per novantasei posti a disposizione. Le altre sono pronte ad essere montate appena ce ne sar bisogno. Da Rieti la colonna era ripartita attorno alle 14, dopo aver trasferito i materiali dai mezzi pi pesanti e grossi a camion pi adatti alle strade strette e in parte ostruite. Per un'ora e mezzo, fino alle 16.30, stata per costretta a fermarsi, a causa di una nuova scossa che ha provocato alcune frane sulla strada. Poi, quando i detriti sono stati rimossi, ha ripreso il cammino verso Amatrice, lontana dal capoluogo una sessantina di chilometri.

"Siamo rientrati da Rieti stamani ha detto l'assessore Federica Fratoni ai giornalisti in conferenza stampa dove sono andata per accompagnare la colonna mobile. Le parole non bastano e in certi momenti sono forse di troppo per descrivere il dramma che ci siamo trovati davanti. Vorrei solo dire grazie. Un grazie ai volontari che sono stati e continuano ad essere eccezionali nel loro lavoro. Un grazie a tutti coloro che hanno offerto la disponibilit all'accoglienza offrendo le proprie strutture, come molti singoli cittadini e in particolare Federalberghi di Chianciano che si detta pronta ad aprire i suoi hotel. Ci sar bisogno di reperire ricoveri caldi perch presto temo che le tende non saranno sufficienti a riparare dal freddo. Gi ieri sera la temperatura era di soli 8 gradi".

"La collaborazione tra Anci Toscana e Regione non episodica ha detto Angelo Zubbani, sindaco di Carrara e rappresentante di Anci - ma forte e consolidata nel tempo, ed oggi un modello collaudato dove ciascuno fa la sua parte. Ancor di pi ora, per portare aiuto alle popolazioni colpite. Ben venga quindi il conto corrente aperto a tutti, in cui Anci Toscana e tutti i sindaci sono pienamente partecipi. Gi Anci nazionale, in collaborazione con la protezione civile, impegnata e attiva soprattutto per fornire attraverso i Comuni il supporto tecnico-amministrativo ai territori colpiti. Ma per questa ulteriore iniziativa,  sicuramente le amministrazioni toscane faranno la loro parte. E non solo loro: ad esempio, il primo a chiedermi di poter contribuire a Carrara stato il mondo dei cavatori, gi tanto duramente colpito. E anche questo d la misura del grande slancio di solidariet in atto nella nostra regione".

La Toscana una delle sole cinque Regioni presenti in questo momento nel centro Italia con la propria protezione civile: le altre sono il Friuli e il Molise, che hanno allestito campi anche loro ad Amatrice, l'Abruzzo che si trova nella frazione di Grisciano ad Accumuli e l'Emilia Romagna, che ha diretto la propria colonna verso le Marche.

I precedenti dell'Aquila e in Emilia Romagna
La Toscana aveva gi dato il proprio contributo all'Aquila. Dopo il terremoto in Abruzzo nel 2009 una colonna mobile con 40 mezzi e venticinque tende era partita, nei giorni immediatamente successivi, per allestire un campo da duecento posti letto a Castelnuovo, distante dieci chilometri dal capoluogo. Dalla Toscana partirono per l'Abruzzo anche medicinali, attrezzature, coperte e vestiario. Alla colonna mobile si aggiunse anche una squadra di veterinari dell'Asl di Massa Carrara, visti i tanti animali dispersi nelle campagne abruzzesi.

Non da meno fu la solidariet messa in campo, nel 2012, dopo il sisma in Emilia Romagna. Per oltre due mesi la Toscana ha gestito il campo di San Possidonio, uno dei comuni colpiti, che nelle quaranta tende arrivato a ospitare oltre trecento cittadini sfollati. La Regione ha risposto anche mettendo a disposizione personale specializzato nella verifica di agibilit degli edifici, con squadre di almeno sei persone in azione per molti giorni.