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7 settembre 2014
17:21

Toscani nel mondo a Cortona: "La nostra regione vista da fuori"

CORTONA (Ar) Da Cortona gli emigranti sono partiti alla volta del mondo soprattutto tra le due guerre mondiali. Altri alla fine dell'Ottocento. "Un'emigrazione non molto diversa da quella del resto della provincia di Arezzo o della Toscana " racconta l'assessore alla cultura e al turismo della citt Albano Ricci, che ha accolto ieri i rappresentati dei toscani nel mondo che si sono riuniti per due giorni in citt . La maggior parte partita per l'Argentina. Molti altri si sono diretti in Francia: molti di meno in Belgio, almeno rispetto a quello che accaduto altrove . Pi particolare semmai stata l'emigrazione interna: Prato e Milano, quando nel secondo dopoguerra si sono svuotate le campagne e colline dove si saliva col mulo, ma soprattutto Friuli Venezia Giulia. Un flusso, pare, che prosegue anche oggi e che ha lasciato forti legami.

Ma com' la Toscana che si percepisce da fuori? E' una delle domande su cui si sono articolati i lavori della giornata di domenica mattina. Sicuramente una regione amata, a volte vittima nell'immaginario collettivo di qualche falso clich . "Quello che colpisce un americano dell'Arkanas sono le colline e i cipressi" ha confidato Sarah Marder, americana che di Cortona e della Toscana si innamorata e ha provato a raccontare la trasformazione della citt negli ultimi quindici anni, dopo la notoriet internazionale di Cortona e l'arrivo di tanti turisti: 120 ore di girato in cinque anni e centocinquanta interviste a mezzadri e studenti, camerieri e giovani tornati dopo un breve periodo di fuga,a amministratori, abitanti di Cortona e celebrit che sono diventate un documentario di 80 minuti di prossima distribuzione, "The genius of a place".

La Toscana amata
La Toscana vista da fuori la regione dove studiare almeno un anno, scelta da molte universit americane. Quella della Georgia ha eletto proprio Cortona come sede del proprio programma di studi. "La Toscana oggetto di un amore globale e dell'orgoglio di chi vi ve" sottolinea Nicola Cecchi, da tre anni vice presidente vicario dei Toscani all'estero, che ha guidato i lavoro dei due giorni. La Toscana vista da fuori in fondo anche quella di chi toscano , figlio o nipote di genitori o nonni emigrati oltre oceano o oltralpe. Almeno fino a quando in Toscana non mette piede. Quattro testimonianze che arrivano da altrettante ragazze che dal Sudamerica sono arrivate in Toscana con le borse Mario Olla, per conoscere la terra di origine e fare uno stage in azienda.

La Toscana di qua dei Toscani di l
Maria Julia Diaz, pratese e argentina, racconta la sua Toscana con le ricette insegnate dalla nonna. E si commuove, ricordando quella nonna se n' andata da appena tre mesi, quando lei era dall'altro capo del mondo senza poterla salutare. E' stata la nonna a fornirle l'ispirazione per aprire un ristorantino, mezzo toscano, a Buenos Aires. Maria Julia arrivata l'anno scorso e ha deciso di rimanere. Ora lavora in un agriturismo a San Casciano in val di Pesa, in mezzo "a quelle dolci colline punteggiate di cipressi" tanto sognate.

La Toscana vista da fuori fatta anche di presunte diffidenze. "Credevo che in Italia ci fosse un pregiudizio per i sudamericani racconta Augustina Bentghen, argentina anche lei - . Non so perch . Qui naturalmente mi sono ricreduta". Laureata in turismo, ha lavorato a Firenze in un'agenzia di viaggi. Non ha trovato lavoro ma contenta. 
I racconti della nonna riaffiorano anche nei ricordi di Natali Boivin, toscana argentina di Cordoba. "Mi raccontava di borghi dalla vie strette e piccoli paesi. Poi ho capito che c'era molto di pi ". Con le borse Mario Olla ha avuto la possibilit di lavorare in un'azienda di design. E' tornata in Argentina per scrivere la tesi ma ora di nuovo qui, decisa a trovare un lavoro in Toscana. "Si tratta di un'esperienza unica, assolutamente da consigliare conclude Maria Menon dall'Uruguay, in tasca una laurea in marketing Conosco chi tornato a casa e grazie a questo stage internazionale ha trovato subito lavoro nel proprio paese".

Nel frattempo i lavori della mattina volgono al termine e scorrono sullo schermo i titoli di coda: un collage con le immagini di tutte le citt del Sudamerica dove ci sono toscani nel mondo e associazioni di toscani nel mondo, realizzate dal rappresentanti di quel continente. Che sono anche i pi numerosi. Molti alzano lo sguardo. Poi subito in albergo a ritirare i bagagli e l'ultimo giro a Cortona, prima di ripartire per il proprio angolo di mondo.