Internazionale
Economia
26 luglio 2011
15:14

Toscani nel mondo a lezione di lingua ed economia, per promuovere eccellenze

FIRENZE Far dei rapporti con la Toscana anche un business? Rodolfo, toscano del Brasile che in Toscana venuto a rinfrescare l'italiano, ci sta pensando. In Argentina l'universit di Cordova, assieme ai toscani all'estero della citt , sta invece per sottoscrivere un'intesa con l'Universit di Pisa per dar vita ad un incubatore di aziende. E poi ci sono l'idee che iniziano ad arrivare dai ragazzi che sei mesi fa sono stati ospiti in Toscana per altri corsi: c' chi cerca contatti per la vendita in America di vino e prodotti enogastronimici, chi pensa alle costruzioni. C' anche un'azienda toscana che produce valvole idrauliche e i primi contatti in Brasile, anzich tra le Camere di Commercio, li ha cercati propri tra i toscani all'estero che vivono l .

Toscani nel mondo sempre pi ambasciatori delle eccellenze della regione. Di questo pi che altro si parlato stamani a Palazzo Cerretani a Firenze, nel corso dell'incontro tra l'assessore Riccardo Nencini e i quarantove ragazzi e ragazze che da quasi un mese sono a studiare italiano a Siena e a Viareggio. Ragazzi con origini lontane in Garfagnana e Lucchesia per lo pi , ma anche Pisa, Pistoia, Firenze, Livorno, Viareggio o l'isola di Capraia.

I corsi di lingua per i giovani toscani che vivono all'estero esistono da parecchi anni: un soggiorno per rinfrescare la lingua di nonni o bisnonni. "Il nostro obiettivo sottolinea Nencini - quello adesso di andare oltre: stringere legami che non siano solo turistici o affettivi, ma anche economici, e evitare che certi contatti si perdano". Magari costituendo anche una sorta di Alumni Association, un registro di tutti i partecipanti ai corsi, costantemente aggiornato.

"Il soggiorno che offriamo a questi ragazzi un investimento pi un regalo" chiarisce Nicola Cecchi, vice presidente vicario dei Toscani all'estero". E' sicuramente un'opportunit per i ragazzi, "ma pu essere importante - aggiunge - anche per il sistema Toscana e la sua economia", in cerca di promozione, nuove alleanze e nuovi rapporti commerciali con l'estero.

Non a caso a questa edizione dei corsi di lingua si affiancata una settimana di incontri a Firenze, promossa da Confindustria, in cui sedici dei quarantove ragazzi, tutti di Argentina e Brasile e tra i 18 e i 31 anni, hanno potuto conoscere un po' meglio la nostra economia, parlando con gli stessi imprenditori e visitando pure alcune aziende: dall'Antico setificio fiorentino a Ferragamo, fino al castello di Nipozzano dei Frescobaldi. Artigianato, alta moda e vino dunque.

"Le aziende che abbiamo visitato e che visiteremo spiega Francesco Caracciolo, direttore di Confindustria Firenze, presente anche lui stamani all'incontro con i ragazzi -, non sono che alcune delle imprese, che, con i loro prestigiosi prodotti portano il frutto della cultura e della creativit toscana nel mondo. Prodotti che diventano il pi efficace promotore del nostro territorio, ricco di testimonianze del passato ma anche di capacit e di impegno per competere nel presente".

L'esperienza potrebbe dunque avere un seguito. A frequentare il primo master organizzato da Confindustria sono stati otto argentini e altrettanti brasiliani: sei ragazze e dieci ragazzi, gli stessi che hanno frequentato il corso di lingua a Siena. In trentatre hanno invece partecipato al corsi d'italiano organizzati a Viareggio dall'Universit di Pisa. In questo caso non c'erano solo sudamericani, ma assieme a cinque argentini e sette brasiliani c'erano anche quindici toscani che vivono in Canada e negli Stati Uniti, due che arrivavano da Scozia e Irlanda, un australiano e tre dal Sudafrica. L'et era la stessa, da diciotto a trenta anni.