
È ufficialmente aperto il nuovo Bando regionale per il sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), finanziato con risorse del Programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027. L’iniziativa mira a rafforzare il ruolo strategico delle Comunità energetiche nella produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni in un percorso verso l’autosufficienza e la giustizia energetica.
Potranno infatti essere finanziati progetti che prevedano la realizzazione o il potenziamento di impianti solari fotovoltaici,impianti eolici,micro e mini idroelettrici, sistemi di accumulo integrati.
Il bando è stato presentato questa mattina dal presidente Eugenio Giani insieme all'assessora all'ambiente, economia circolare, difesa del suolo e Protezione civile, Monia Monni e al direttore dell’Agenzia regionale recupero risorse ambientali (ARRR) Stefano Bruzzesi nel corso di un evento che si è svolto presso l'auditorium di Sant Apollonia. Sono intervenuti anche il delegato alle energie rinnovabili e efficientamento energetico di Anci Toscana e sindaco di Cascina (Pi) Michelangelo Betti, il direttore della tutela dell’ambiente ed energia della Regione Toscana Andrea Rafanelli.
Sulle buone pratiche e i modelli di sviluppo in Toscana delle Comunità energetiche ha parlato Simone Tartaro, coordinatore dell’Area Energia di ARR, mentre il bando è stato illustrato da Valerio Marangolo responsabile gestione fondi europei in materia di energia della regione toscana.
Del rapporto fra autoconsumo e Comunità energetiche, come servizio dei Comuni per il territorio, è intervenuta Marta Mango della Funzione promozione e assistenza alla pubblica amministrazione di GSE Gestore dei servizi energetici.
"In Toscana – ha spiegato il presidente Giani - ci poniamo un obiettivo ambizioso ma realistico: passare dall’attuale 51% di consumo energetico coperto da fonti rinnovabili – composto per il 34% da geotermia, per l’11% da idroelettrico e per il 5-6% da fotovoltaico ed eolico – a una quota compresa tra il 70% e l’80% entro i prossimi cinque anni. Per raggiungerlo- ha proseguito-, abbiamo già firmato un accordo sulla geotermia che prevede la realizzazione di tre nuove centrali e l’ammodernamento degli impianti esistenti. Parallelamente, stiamo lavorando, come previsto dalla delibera sulle aree idonee, per valorizzare anche fotovoltaico ed eolico. Questa procedura ha subito un rallentamento a causa dei contenziosi in atto e delle pronunce dei tribunali, ma siamo pronti a riattivarla non appena arriverà il decreto ministeriale.
Accanto agli impianti di produzione, riteniamo fondamentale lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili: associazioni tra cittadini, imprese ed enti locali che, grazie alle opportunità offerte dalla legge, possono organizzarsi per produrre e consumare energia pulita in modo condiviso. Questo modello non solo riduce i costi in bolletta, ma favorisce un approccio sostenibile e diffonde la cultura dell’energia green. La Toscana - ha concluso Giani -vuole essere capofila in questo processo di transizione energetica”
"Le comunità energetiche - ha proseguito Monia Monni - non sono soltanto un modello virtuoso di
produzione e consumo di energia rinnovabile, ma un vero e proprio presidio di giustizia sociale e ambientale. Si tratta di un asset strategico per la conversione energetica in cui abbiamo sempre creduto con convinzione e che per questo sosteniamo da anni, grazie al lavoro degli uffici regionali della Direzione ambiente e al fondamentale supporto dell'Agenzia Regionale Recupero Risorse S.p.A. (ARRR) che ha curato l'animazione territoriale e supportato la nascita delle CER in Toscana. Puntare su queste forme di auto-produzione collettiva significa ridurre le bollette, abbattere le emissioni, rafforzare l’autonomia dei territori e contrastare la povertà energetica. Significa anche costruire legami: tra cittadini, enti locali, imprese e associazioni, in una rete che tiene insieme sostenibilità ambientale, coesione sociale ed economia di prossimità".
"La Regione Toscana - ha sottolineato Monni - ha stanziato sull'energia 180 milioni di euro nell'ambito del ciclo di programmazione europea 2021-2027: per costruire un modello energetico giusto, decentralizzato e sostenibile. Ma sappiamo che non basta produrre energia pulita. Dobbiamo anche consumare meno e meglio. Serve una cultura dell’efficienza, della responsabilità collettiva, del rispetto per il pianeta. Per queste ragioni una quota importante delle risorse dedicate al tema energia, pari a oltre 72 milioni di euro, è stata interamente destinata al tema dell'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati. È questo il senso della transizione ecologica che vogliamo: non un processo calato dall’alto, ma una rivoluzione dal basso, inclusiva e democratica. Una transizione che non lascia nessuno indietro".
Il bando, approvato il 1 aprile 2025 con decreto dirigenziale resterà aperto fino 18 luglio 2025, con una dotazione finanziaria complessiva di 20 milioni di euro: 14 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti e 6 milioni per le aree interne strategiche.
“Con la pubblicazione del bando da 20 milioni di euro a fondo perduto - ha dichiarato il direttore dell'Agenzia Regionale Recupero Risorse Spa Stefano Bruzzesi- la Toscana compie un passo decisivo per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Dopo tre anni di lavoro sul territorio, oggi mettiamo a disposizione un incentivo concreto, grazie al lavoro del Presidente Giani e dell’assessora Monni, che si affianca ai fondi del PNRR e consente a enti pubblici e imprese di coprire fino al 40% delle spese per impianti da fonti rinnovabili. Su indicazione di Regione Toscana, l'Agenzia Regionale Recupero Risorse è stata la prima in Italia a garantire un servizio diffuso e capillare, aprendo sportelli territoriali e accompagnando decine di comunità. In questi tre anni abbiamo organizzato quasi 300 incontri pubblici e fornito supporto a oltre 50 iniziative concrete. Grazie anche ai progetti europei INVECE e Rec4EU oggi esiste un terreno fertile. E' il momento giusto - ha concluso Bruzzesi - per affiancare alla consulenza tecnica un sostegno economico che renda davvero possibile e accessibile il modello delle CER”.
Il bando recepisce le indicazioni della Direttiva UE 2018/2001 e del D.Lgs. 199/2021, e attua quanto previsto dalla legge regionale n. 42/2022, che promuove e sostiene attivamente le CER in Toscana, attraverso contributi, strumenti finanziari, formazione e consulenza energetica.
La domanda può essere presentata dalle CER già costituite o dai loro membri/soci, dagli Enti Locali (Comuni, Province, Città Metropolitane, Unioni di Comuni), dalle Aziende sanitarie locali e ospedaliere e dalle Micro, piccole e medie imprese.
Ogni soggetto può presentare una sola domanda per ciascuna CER, in forma singola o congiunta (obbligatoria se si richiede il contributo per una stessa CER da più soggetti).
Gli impianti che saranno finanziati dal bando devono essere realizzati in edifici o aree di immediata disponibilità, e finalizzati all’autoconsumo e alla condivisione dell’energia all’interno della CER.
Sono ammissibili anche le spese per opere edili e impiantistiche, progettazione, diagnosi energetiche, consulenze tecniche e giuridiche, e costi per la costituzione della CER.
Il contributo massimo concedibile è: 40% della spesa ammissibile per impianti fotovoltaici, 30% per altre tipologie, fino a un massimo di 500.000 euro per domanda.
Fondamentale per la predisposizione del bando è stato il supporto tecnico di A.R.R.R. S.p.A., che dal 2022 cura l’animazione territoriale, l’assistenza tecnica e la promozione delle Comunità energetiche, anche attraverso sportelli informativi locali. Importante anche la collaborazione con il GSE, già attiva nella programmazione POR FESR 2014-2020.
Da segnalare anche il nuovo decreto ministeriale del 16 maggio 2025 firmato dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin con cui viene aggiornato il quadro normativo delle CER. Le modifiche estendono il supporto del PNRR anche ai comuni con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti (*in Toscana sono tutti ad eccezione di 12 Comuni), consentono la richiesta di un anticipo fino al 30% del contributo e rendono più flessibili i tempi di attivazione dei progetti. Novità che rafforzano ulteriormente la spinta verso una Toscana più verde, coesa e sostenibile.
Per approfondimenti, consultare il bando completo sul sito della Regione Toscana al link: https://www.regione.toscana.it/bandocomunitaenergetichesostenibili