Infrastrutture e mobilità
17 febbraio 2011
11:17

Trasporto pubblico locale, la riforma spiegata in cinque punti su l'Unità

FIRENZE - Cinque brevi risposte, così l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao ha spiegato l'accordo sul trasporto pubblico locale in un'intervista di Vladimiro Frulletti pubblicata oggi sulle pagine de l'Unità Toscana.

L'UNITA' Toscana del 17/02/2011

«Ora gara unica per far viaggiare i toscani più veloci e con meno costi»

Assessore Ceccobao come valuta l'accordo sul tpl?

«Abbiamo raggiunto un risultato positivo. Per rispondere ai tagli del Governo sul Tpl ognuno ha fatto la propria parte: Regione, aziende, sindacati, Comune e Province. C'è stato uno sforzo comune per migliorare i servizi senza pesare sui livelli occupazionali».

Diminuiranno i tagli alle corse e alle frequenze dei bus?

«Ora ci sono più risorse di prima. La Regione oltre ai 5 milioni di premialità ce ne mette altri 4; le aziende 5 milioni, 4 e mezzo da risparmi e 500mila dalla lotta all'evasione sui biglietti. Da una riduzione di 24 milioni siamo a 10, un livello molto più sopportabile. Oramai la nostra percentuale di tagli è inferiore anche a quella dell'Emilia Romagna (5.1%) che pure offre minori servizi e ha incassi più alti dai biglietti».

Ora si apre la vera partita: nel 2012 ci dovrà essere il gestore unico.

«Questa ritrovata tranquillità ci aiuta a lavorare meglio con le istituzioni locali per preparare il bando di gara. Ma sugli obiettivi di fondo c'è intesa».

Quali obiettivi?

«Permettere alla Toscana di viaggiare più velocemente e con meno costi. L'alta velocità regionale già in campo da Firenze per Pisa e Arezzo è solo il primo passo. E poi rendere i trasporti pubblici più efficienti eliminando le inutili sovrapposizioni e integrando gomma e ferro e trovando sul mercato i collegamenti con le zone meno popolose».

Alla gara per il gestore unico dei bus le aziende pubbliche si presenteranno come una società unica o come una somma di tante società coi loro cda, presidenti etc tutti in funzione?

«La Regione deve preoccuparsi di fare una gara che serva ai cittadini. Ma questa è anche una sfida per le aziende. Il fatto che molte abbiano stretto un'intesa è positivo, ma la strada della razionalizzazione e della semplificazione va percorsa fino in fondo. Ci vorrà un po' di tempo però alla fine del percorso il risultato non potrà essere che si è prodotto un cda in più».

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