Economia
Lavoro
26 novembre 2015
14:15

Tre progetti per far emergere e integrare le aziende straniere a Prato

FIRENZE - La risposta spesso quella di non sapere. Accade di frequente tra gli imprenditori stranieri di Prato (per lo pi cinesi) multati per un impianto non a norma, per cucine e bombole del gas distese accanto ai macchinari o per irregolarit nei registri. 

"Cos , anche se l'ignoranza non pu mai essere addotta a scusante,  assieme ai controlli nelle aziende e accanto alle sanzioni giusto lavorare anche sulla prevenzione, sulla comunicazione: aiutare a far parlare tra loro due culture diverse, per quell'integrazione auspicata che farebbe la fortuna dell'intero distretto e costituirebbe un'ulteriore punto di forza della citt " sottolinea l'assessore alle attivit produttive della Toscana, pratese, Stefano Ciuoffo.

 

Non solo una questione di traduzione. Ecco cos una squadra di giovani tecnici e manager con conoscenze culturali e linguistiche in grado di far breccia nel muro che troppo a lungo ha diviso tra loro le diverse comunit straniere nel particolarissimo distretto della moda pratese.  E ben vengano anche metodi di comunicazione pi diretta come ad esempio Molly, il cartone animato disponibile in streaming su YouTube e condiviso sui social - wechat sopra tutti, per la sua ampia diffusione tra i cinesi - capace di dispensare consigli per la buona impresa. Consigli diluiti in pi episodi e apparentemente banali e scontati, ma che banali in fondo non sono: dal non cucinare nei luoghi di lavoro al di fuori degli spazi a questo adibiti, che oltre a non essere sicuro fa rischiare anche multe onerose e per questo non si dovrebbe fare, dagli impianti elettrici che devono rispettare precisi standard alla corretta gestione dei rifiuti speciali.

 

Il progetto, che punta far emergere e regolarizzare le imprese che oggi a Prato regolari non sono (e a integrarle), finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia, assieme anche alla Camera di commercio. I primi esiti sono stati presentati stamani nel corso della tre giorni che la citt (e la Regione) dedicano al racconto di una citt che cambia. Anzi i progetti di cui si parlato sono ben tre -  Asci, Face e Integrazione imprenditoriale ed hanno gi coinvolto pi di 150 aziende.

 

C' un numero che aiuta a capire l'importanza della prevenzione: un numero che riguarda un quarto progetto, il piano "Lavoro sicuro", lanciato sempre dalla Regione  a settembre dell'anno scorso dopo il rogo della Teresa moda, che inghiott sette operai che in quel capannone pratese lavoravano, vivevano, dormivano e spesso mangiavano. Quel numero racconta che, una volta multate, pi di otto aziende su dieci si mettono in regola, otto aziende pratesi straniere  su dieci, tutte a conduzione cinese. Non chiudono e spariscono nel nulla come accadeva un tempo, per poi rinascere con un altro nome e in un altro capannone, ma invece pagano e, dopo aver pagato, alla seconda visita di controllo dimostrano di essersi messa in regola.
 

"Per questo  - conferma Ciuoffo - la Regione Toscana ha deciso di muoversi su un doppio binario: non solo controlli, ma anche prevenzione.  Multare ma anche spiegare e insegnare cosa correttamente si dovrebbe fare: alle aziende di imprenditori cinesi ma non solo a loro".

Consigli alle imprese
Check up volontari e consulenze alle aziende. E' una delle possibili risposte. I tecnici Asci ne sono stati formati quattordici: sei di origine cinese, sette italiani e una rumena visitano le aziende che volontariamente aprono le loro porte. L'acronimo sta per agenti per lo sviluppo di culture e imprese, di fatto sono dei 'mediatori' coinvolti anche in altri interventi. Di imprese negli ultimi mesi ne hanno visitate settantacinque (69 cinesi,  due pakistane e quattro italiane), sulle oltre quattromila di tutto il distretto. Eseguono un check up sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, i contratti, l'igiene e gli aspetti fiscali, registrano cosa non va e alla fine forniscono indicazioni operative su come risolvere i problemi riscontrati. Consulenze sono offerte anche con il progetto Face, che sul fronte della comunicazione si inventato il cartone animato Molly a cui ha dedicato un servizio anche la tv di Stato cinese, ha ideato anche un software informatico bilingue e pubblicazioni.  Il progetto Integrazione imprenditoriale nasce invece in sinergia con la Camera di Commercio di Prato, che da anni, come la Regione, lavora sul tema dell'inserimento dell'imprenditoria straniera nel tessuto economico cittadino.  Tre aziende su dieci iscritte alla Camera di commercio sono straniere. Il progetto, tuttora in corso, da aprile dell'anno scorso ha gi coinvolto oltre quaranta imprese. 
 

Parlare agli stranieri
Spiegare cosa si pu o non si pu fare essenziale, soprattutto verso chi arriva da un Paese dove l'opera conta pi dell'autore o consuetudine riposare con la testa poggiata sulla scrivania e sul banco di lavoro subito dopo pranzo. Abitudini radicate. Altrettanto importante scegliere gli strumenti pi efficaci, tant' che a come si comunicano le regole e come soprattutto lo si fa con gli stranieri stata dedicatoun altro evento specifico, ieri (mercoled 25 novembre) al Pin, ovvero l'universit a Prato, che con il Centro Inter-Azioni sperimenta forme innovative di comunicazione. Spesso non si tratta infatti solo di un problema di lingua e tradurre un vademecum non sempre sufficiente con persone che hanno un'altra cultura e modi diversi di pensare e interpretare le informazioni. Per i cinesi stato cos ideato il sito imprenditoreinformato.it, accessibile da smartphone e interattivo, con una raccolta delle principali normative legate al mondo dell'impresa. Con l'aiuto del Centro inter-azioni del Pin stato realizzata anche una guida all'accesso dei servizi sociali. Era stato notato infatti che i cittadini di alcune nazionalit non frequentano gli sportelli socio-sanitari, facendo pensare che probabilmente non ne sono a conoscenza o che c' un difetto di informazione sui servizi. 

 

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