Cultura
24 gennaio 2013
14:42

Treno della memoria, cinque giorni ad Auschwitz per capire ed ascoltare

Treno della memoria, cinque giorni ad Auschwitz per capire ed ascoltare

FIRENZE - Tutto pronto e manca davvero poco. Il treno della memoria, l'ottavo per la Toscana dal 2002, sta per partire: oltre cinquecento ragazzi di tutte e dieci le province toscane, una cinquantina di studenti universitari, 83 insegnanti, qualche ospite ed amministratore, tutti diretti ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau in Polonia. Settecento zainetti sono già pronti: dentro cinque libri ed altre pubblicazioni da leggere e conservare. Magari da rileggere una seconda volta al ritorno. Un viaggio lungo diciannove ore, cinque giorni e quattro notti, che inizierà domenica e terminerà giovedì . Un viaggio contro la crudeltà e l'indifferenza umana, di cui la Shoah e l'Olocausto sono stati l'esempio più sconvolgente del secolo appena trascorso. Un viaggio per capire (o iniziare a capire) e non dimenticare. Un viaggio non certo improvvisato, per nessuno dei partecipanti. Un viaggio per toccare con mano e ascoltare dai sopravvissuti (sempre meno) cosa sia stato. Meno di due settimane fa molto a Livorno Isacco Bayona, 87 anni, l'ultimo testimone diretto livornese della Shoah, sopravvissuto anche lui al campo di sterminio di Auschwitz.

Due cerimonie

Il presidente della Toscana accompagnerà i ragazzi all'andata e si tratterrà fino al pomeriggio del primo giorno in Polonia, fin dopo la cerimonia al campo di Birkenau dove, da qualche anno, i ragazzi pronunciano ad alta voce, nel silenzio della nebbiosa e gelida pianura che lo accoglie, là dove molti loro coetanei hanno perso la vita, in quel silenzio interrotto settanta anni fa da rumori sordi di colpi e botte dispensati senza motivo, raffiche di mitra, abbaiare di cani o dal pianto di bambini strappati alle mamme, il nome di altrettanti deportati, giovani per lo più, prevalentemente toscani, magari partiti proprio dalla loro stessa città. Un nome e una biografia, da leggere e custodire, consegnati a ciascun ragazzo, un progetto portato avanti dal Museo della deportazione di Prato. L'indomani ci sarà la commemorazione ad Auschwitz. Sul treno, all'andata e al ritorno, ci saranno poi le sorelle Andra e Tatiana Bucci, le uniche due bambine italiane sopravvissute ad Auschwitz. Per loro la sesta volta con i ragazzi della Toscana, che prima timidi ma desiderosi di sapere ogni anno sul treno fanno la fila, fino a notte tarda, per parlare con le donne, farsi autografare magari un libro e conoscere. Una piccola magia, senza fine. Altri testimoni la staffetta partigiana Marcello Martini, il soldato internato Antonio Ceseri, il bambino del ghetto diventato regista Marian Marzinski arriveranno invece direttamente a Cracovia. Ci sarà anche per il Consiglio regionale il consigliere Enzo Brogi e poi amministratori locali, rappresentanti delle comunità ebraiche, delle Comunità Rom e delle associazioni Lgbt.

Scelta e rivolta

La memoria il fil rouge. Negli zainetti gi pronti e che domenica saranno consegnati a tutti i partecipanti ci sono "I sommersi e i salvati" di Primo Levi, "L'inferno di Treblinka" di Grossman, "Sonderkommando" di Shlomo Venezia, con la sua testimonianza unica sulle camere a gas, la storia delle sorelle Bucci raccontata da Titti Marrone ("Meglio non sapere"), le biografie degli altri testimoni, una pubblicazione sulle deportazioni in Toscana. Gli ebrei deportati furono seicentosettantacinque secondo o storico Collotti - i più a Firenze (311), Lucca (112) e Pistoia (84) -, a cui si aggiungono alcune centinaia di vittime mai identificate e 951 deportati politici. Memoria appunto. Ma anche scelta e rivolta, che sono i temi di quest'anno. Gli insegnanti li hanno approfonditi in estate, durante i cinque giorni di aggiornamento alla summer school organizzata dalla Regione alla Certosa di Pontignano. E sui banchi di scuola ne hanno parlato con i ragazzi. Gli ebrei infatti si opposero alle deportazioni, almeno da un certo momento in poi e in alcuni paesi più di altri, e nei ghetti si imbracciarono anche le armi, come a Varsavia settanta anni fa.

Diretta on line e twitter

Toscana notizie, l'agenzia di informazione della giunta regionale toscana, racconterà per cinque giorni, in presa diretta, il viaggio e la visita ai campi. Nella pagina speciale allestita su www.toscana-notizie.it ci saranno lanci, racconti, foto ma anche video, reportage e un blog realizzati da Intoscana.it, la redazione giornalistica della fondazione Sistema Toscana. I ragazzi in Polonia, ma anche chi rimasto in Toscana e partecipa magari ad una delle tante altre iniziative di ricordo in programma, potrà inoltre condividere emozioni e pensieri (o postare anche foto e video) utilizzando twitter. E' una delle novità di questa edizione. Basterà aggiungere al messaggio un hashtag dedicato (#trenomemoria2013), una sorte di parola chiave, e i tanti cinguetti potranno essere raccolti da tutti e da qualsiasi luogo in un unico grande contenitore virtuale.

Gli organizzatori

Il treno della memoria 2013, come due anni fa, è stato organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con la Fondazione Museo e Centro di documentazione della deportazione e Resistenza di Figline di Prato, assieme alle amministrazioni provinciali, l'azienda per il diritto allo studio, il Comune di Firenze e il circondario Empolese-Valdelsa. Il viaggio il soggiorno di ciascun ragazzo costerà circa seicento euro.