Cultura
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25 gennaio 2011
17:22

Treno della memoria: Rossi: 'Un impegno comune contro la banalità del male'

OSWIECIM (Polonia) - "Siamo nei luoghi dell'orrore della civiltà europea". Così il presidente Enrico Rossi ha descritto con sintesi efficace quanto resta del campo di stermino di Auschwitz-Birkenau, meta del Treno della memoria 2011, concludendo la cerimonia al monumento internazionale per le vittime dei nazisti. Si calcola che 13 milioni siano le persone eliminate dai nazisti; ebrei, zingari, politici, omosessuali e anche decine di migliaia tra i 600mila militari italiani internati nei lager nazisti, come era stato fatto per i prigionieri di guerra russi.

 

 

"La nostra battaglia è per la fine di ogni discriminazione, di ogni pensiero teso a creare nemici da individuare di volta in volta nell'ebreo, nel gay, nel rom o chiunque altro per poi cercare di annientarlo- ha proseguito il presidente Enrico Rossi -. Questa battaglia noi vogliamo condurla attraverso l'educazione delle coscienze contro il conformismo, primo complice di quella banalità del male che anche Hanna Arendt ha visto tra gli elementi primi e più sconvolgenti del nazismo. Ma un principio che ha una valenza più universale, legata al rispetto assoluto della persona umana. E quindi al diritto di ribellarsi a leggi o ordini che vadano contro l'umanità, mettendo in campo un coraggio che può anche costare, ma che molti anche oggi sono disposti a pagare. Non siamo numeri, abbiamo il diritto-dovere di proclamare la nostra individualità".

 

"Qui, oggi, chiamo ad un impegno comune per un futuro di libertà e uguaglianza in un mondo visto come una casa comune - ha concluso il presidente -. Lo sviluppo della storia ci pone al momento attuale di fronte alla possibilità di affermare in modo definitivo questo principio; oppure di rischiare il prevalere delle forze distruttive, come hanno già tentato di fare in luoghi terribili come questo".

 

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