Economia
27 gennaio 2012
11:30

Tutti 'netti di specchio'. Cinque novità e un decalogo toscano contro l'illegalità economica

FIRENZE - Fare i toscani 'netti di specchio'. E' l'obiettivo (e l'auspicio) che si propone di centrare l'assessore al bilancio della Toscana, on. Riccardo Nencini. Nella Firenze antica lo "specchio" era un libro su cui venivano annotati coloro che non pagavano le tasse. "Essere in specchio' voleva dire avere conti in sospeso con la collettività. "I netti di specchio erano invece quelli che le tasse le pagavano – spiega Nencini – e l'obiettivo è proprio questo: far sì che tutti paghino le tasse, in modo da avere più risorse per gestire servizi che vanno a vantaggio di tutti. Con una contribuzione che sia la più equa possibile".

Come? Facendo squadra naturalmente, perchè combattere l'evasione fiscale e l'illegalità economica non può che essere una missione condivisa. Conveniente, anche: per tutti, dai Comuni alle Province, dalle Regioni allo Stato. "Non è solo che la mano sinistra deve sapere cosa fa la mano destra – sottolinea l'assessore Nencini – : un limite già sottolineato in passato e che in questi due anni abbiamo cercato di superare. Occorre anche che le due mani siano ben strette, in un'intesa rafforzata". E per centrare meglio e più facilmente l'obiettivo la Regione propone cinque nuovi strumenti ed opportunità: cinque novità in campo dal 2012 che si sommano ad altre e che vanno a comporre una sorta di decalogo di azioni (e buone azioni) che prevedono appunto una collaborazione stretta tra Regione, Comuni e Province. Un decalogo che si rafforza nel contesto della legge regionale di riordino degli enti locali appena approvata dal Consiglio alla fine di dicembre, presentata proprio dall'assessore Nencini e che prevede incentivi per la gestione associata di alcuni servizi, tra cui anche quelli tributari per l'appunto.

Polizie municipali in campo

Ed eccole dunque le novità. Si parte dalla formazione dei vigili urbani che avranno funzioni di polizia tributaria e da incentivi ai Comuni che associano i servizi tributari. Lo prevede la legge di riordino degli enti locali. Lo scopo è intensificare i controlli su Irpef, Iva, Ires ed Irap. I Comuni potranno addirittura costituire nuclei di polizia tributaria all'interno della polizia municipale. I vigili potranno chiedere conto del pagamento del bollo auto, se lo vorranno, che è una tassa sulla proprietà e non di circolazione e non va dunque esposto sul parabrezza dell'auto come un tempo. Ma potranno anche segnalare all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza presunte attività completamente ignote al fisco o irregolarità riscontrate nel corso di un sopralluogo su un cantiere o in un negozio nato da tutt'altri presupposti. E naturalmente, se i successivi controlli porteranno ad un recupero di tasse evase, ai Comuni spetterà anche una parte: la metà dei tributi regionali, tutti (per tre anni) di quelli statali . Perché ne possano beneficiare la Regione sta lavorando ad una piattaforma elettronica che tracci elettronicamente la segnalazione.

Un patto con gli enti locali

I Comuni, seconda novità, saranno aiutati anche nell'aderire alla convenzione con l'Inps, per scoprire l'evasione contributiva e il lavoro in nero. Anche in questo caso gli enti locali segnaleranno all'Inps i casi sospetti e in caso di recupero avranno un premio. Ci saranno poi, per il 2012, - ed è la terza novità - maggiori risorse nell'ambito della convenzione con l'Agenzia delle Entrate (500 mila euro, il 10% in più) – anche in questo caso per intensificare i controlli sull'evasione dei tributi regionali - e sarà potenziato, quarta novità, lo scambio di dati, i sistemi di comunicazione e i pagamenti on line dei tributi, per semplificare la vita ai contribuenti. La Regione infine, quinta novità, lavorerà anche ad un nuovo sistema premiale per i Comuni. Occorrerà una legge e ci sono una serie di parametri ancora da definire, ma l'idea è semplice: dare più risorse ai Comuni che recuperano più soldi dalla lotta all'evasione fiscale o che hanno un 'indice' di illegalità economica inferiore. Per misurare l'evasione potrebbe essere messo a punto una sorta di 'tax-gap' locale, un dato che in Olanda, Gran Bretagna e Stati Uniti ad esempio viene pubblicato ogni anno e che misura le imposte dovute e non pagate. Il sistema potrebbe essere operativo già dal prossimo anno.

Cos'altro fare per combattere l'evasione fiscale

Il decalogo si completa poi con altre cinque misure, in parte già annunciate o addirittura già messe in pratica. Ci sono i controlli incrociati sull'Isee per quanto riguarda le prestazioni sociali e sanitarie. Saranno più facili e una mano la darà anche il software Elisa che si è poi evoluto in Tosca e che consentirà di verificare più agevolmente le proprietà immobiliari, ad esempio. Nel 2012 altri ottanta Comuni vi aderiranno, per coprire l'intera Toscana entro il 2014.

I controlli saranno più facili anche grazie ad una gestione integrata di tutte le tasse e i tributi che hanno a che fare con l'auto: la sperimentazione si concluderà nel 2012, per entrare a regime l'anno prossimo, e consentirà di scoprire più velocemente chi ha pagato l'assicurazione e non il bollo (o viceversa), chi ha versato quanto dovuto per l'immatricolazione di un'auto o ha registrato un cambio di proprietà ma poi si è fermato lì. Oltre naturalmente ad essere una spia di una possibile evasione nel caso di proprietà di auto di lusso ma con un Isee dichiarato molto basso, tale addirittura da richiedere l'esenzione da prestazioni socio-sanitarie.

C'è anche una partita tutta dedicata ai controlli sull'uso delle risorse ambientali e sulle concessioni demaniali, non solo quelle marittime e degli stabilimenti balneari. La Regione ha firmato un protocollo d'intesa con la Guardia di Finanza: i controlli li faranno i vigili urbani e la polizia provinciale. Il software Elisa consentirà anche di scovare più facilmente le residenze fittizie e quindi accrescere e migliorare i controlli su Imu, tassa sui rifiuti e imposta di registro. Sul progetto la Regione da tempo ha investito parecchie risorse.

Infine l'ultimo 'comandamento' riguarda la realizzazione di un sistema di governance integrato per il contrasto all'evasione. Sono i patti territoriali anti-evasione. Vuol dire scambiarsi informazioni e banche dati, buone pratiche ma anche semplici conoscenze tra tutte le pubbliche amministrazioni di uno stesso territorio. Importante perché la mano destra sappia cosa fa la sinistra, ma anche perchè non è detto che Firenze abbia gli stessi problemi e le stesse priorità di Prato, Lucca o Massa Carrara (o viceversa).

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