Ambiente
Territorio e Paesaggio
9 dicembre 2013
17:55

Un "contratto per l'Arno": Marson lo annuncia al "Tavolo nazionale dei contratti di fiume"

FIRENZE - "La Regione Toscana, che gia' si e' impegnata in modo consistente nel prevenire l'edificazione delle aree a rischio idraulico, sta ora perfezionando l'insieme degli strumenti di governo del territorio che consentiranno di passare in modo compiuto dalla gestione dell'emergenza alla pianificazione della prevenzione. Accanto alla riforma della legge di governo del territorio e alla redazione del piano paesaggistico, che affrontano in modo diverso anche il tema dei corsi d'acqua, la Regione sta per attivare un'esperienza di grande interesse nel panorama italiano quale quella dei 'Contratti di fiume', con riferimento al territorio del fiume Arno".

Lo ha annunciato oggi in apertura dell'ottavo Tavolo nazionale dei Contratti di fiume l'assessore regionale Anna Marson, dopo il messaggio fatto pervenire dal ministro dell'Ambiente Orlando. Al Tavolo, moderato da Massimo Bastiani, coordinatore scientifico del Tavolo nazionale dei Contratti di fiume, intervenuto poi l'assessore provinciale Renzo Crescioli davanti a una platea di circa 300 rappresentanti di Regioni, Autorit di Bacino, Province, Comuni, Consorzi di bonifica, Associazioni e ordini professionali.

"Il Progetto Arno - ha detto ancora l'assessore - in un'ottica complessiva di governo del territorio, utilizzer il metodo del Contratto di Fiume come modalit di approccio avanzato per includere tutti i soggetti, istituzionali e della societ civile, capaci di impegnarsi per la riqualificazione del fiume, con particolare attenzione al suo territorio di pertinenza. Il mio auspicio di poter arrivare a breve, magari nel prossimo Tavolo, a comunicare i primi risultati del Contratto per l'Arno".

"Come passare dalla gestione dell'emergenza a politiche ordinarie di prevenzione dei problemi legati alle dinamiche dei corsi d'acqua enfatizzate dai cambiamenti climatici. Questa la riflessione al centro dell'iniziativa odierna" ha detto ancora l'assessore, evidenziando come, per fronteggiare le conseguenze degli eventi meteorici straordinari, la Regione sia ricorsa dal 2009 a salvaguardie straordinarie rispetto alla normativa nazionale vigente.

"Nel 2011, sull'onda di eventi eccezionali come quelli della Lunigiana ha ricordato l'assessore Marson - stata approvata dalla nostra Regione una norma che rende inedificabili tutte le aree a rischio idraulico elevato. Tale indirizzo si poi strutturato nella proposta di riforma della legge 1/2005, dove  vengono introdotte misure innovative al contrasto del consumo di suolo  e la struttura idro-geomorfologica, diventa, con le relative regole  di tutela, riproduzione e trasformazione,  elemento costitutivo del patrimonio territoriale che non pu essere ridotto in modo significativo e irreversibile. E la stessa impostazione la stiamo inserendo anche nel Piano paesaggistico, in copianificazione col Mibac, che  rafforza e qualifica  l'attenzione e la tutela    nei confronti dei corsi d'acqua e dei territori contermini".


Nel corso della sessione dedicata alle "Prospettive dei Contratti di Fiume nella programmazione 2014-2020" intervenuta anche Anna Rita Bramerini, assessore regionale a ambiente e energia che ha sottolineato come il Contratto di fiume possa aiutare a rendere coerenti le azioni di pianificazione urbanistica con la sostenibilit ambientale, costituendo uno strumento operativo e attuativo delle strategie per la qualit e tutela delle acque e dalle acque".