1 febbraio 2012
12:18

Un'idea sbagliata di questa regione

Pubblichiamo l'intervento del presidente Enrico Rossi sulla Repubblica di oggi. (Nella foto il progetto dell'Ikea di Pisa)

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Ligresti, Barroso e il liberismo de noantri. Ho avuto contatti con l'ingegner Ligresti per la vicenda della casa di cura di Villa Ragionieri, che volentieri avremmo comprato.

Questo, se l'ingegnere non fosse incorso in una inchiesta, che per motivi precauzionali ci consigli di rinunciare, almeno momentaneamente, al progetto. Ieri l'ingegnere mi tornato a mente, dopo aver letto le dichiarazioni del presidente Barroso a proposito dell'Ikea, alla quale per ben sei anni sarebbe stato negato di insediarsi in Toscana. L'ingegnere aveva, e forse ha ancora, una sua idea del ruolo delle istituzioni e della loro funzione regolatrice: Dateci i permessi - ripeteva - e poi ci pensiamo noi a far girare il mondo e a dare lavoro . Poco importava se gli uffici di Regione, Provincia e Comune sarebbero finiti a ridosso dell'aeroporto di Firenze congestionando un'area gi al collasso, con un intervento che poi risultato ai limiti della legittimit . Un po' come l'Ikea, che non ha trovato risposte per sei anni semplicemente perch voleva insediarsi con un mega centro commerciale e residenziale in una zona agricola, a rischio idraulico, soggetta ad inondazioni e ai confini del Parco di Migliarino.

Il presidente Barroso ha una concezione evoluta del ruolo regolatore delle istituzioni e della necessit di stabilire, come recitano la normativa Bolkestein e il decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti, una programmazione urbanistica a tutela della salute, dell'ambiente e di uno sviluppo basato sulla sostenibilit . Peccato che questa volta abbia commesso un errore che lo avvicina molto al liberismo de noantri, persino simpatico quando esprime gli animals spirits di un imprenditore, ma assai pericoloso se avallato da un uomo di governo che prima di esprimere giudizi dovrebbe informarsi e non scambiare Pisa con Vecchiano e un investimento con una tentata speculazione. Poco male se si tratta solo di un'informazione sbagliata che gli hanno fornito i suoi uffici. Stimo molto Barroso e sono certo che rimetter le cose al loro posto.

Temo per che dietro questo scivolone ci sia un'idea della Toscana fatta tutta di colline, cipressi e buoni ristoranti, che noi stessi per una fase abbiamo contribuito a costruire, ma che da tempo abbiamo messo alle nostre spalle con nuovi comportamenti e scelte di governo.

Nel 2011 abbiamo istituito, presso la presidenza della Regione, un ufficio per l'attrazione degli investimenti con l'obiettivo di accelerare le pratiche per le imprese che intendono investire qui da noi. In un anno sono stati sbloccati 11 casi che hanno attivato investimenti per 637 milioni e prodotto 1.220 nuovi posti di lavoro diretti, altrettanti indiretti e 925 posti consolidati. Tutti con tempi inferiori ad un anno.

In Toscana se un imprenditore vuole investire, la governance della Regione con Enti localie altre istituzioni garantisce, anche grazie a interventi oggi disponibili con le nuove leggi regionali e gli accordi di programma, il rilascio dei permessi in meno di un anno. Se Barroso, a cui ho scritto una lettera, conosce imprenditori interessati a fare investimenti lo invitiamo a metterli in contatto con noi. Non gli faremo fare brutta figura.