Agroalimentare
7 maggio 2018
13:12

Viticoltura, la Regione si prepara ad affrontare le nuove sfide ambientali e del clima

FIRENZE Dopo gli innegabili risultati ottenuti con gli ultimi progetti realizzati nella viticoltura, la Toscana adesso deve rispondere con forza a nuove sfide ambientali aggregando tutta la filiera: costitutari, vivaisti, viticoltori, consorzi, trasformatori.

Questo lo spirito con cui stato organizzato stamani in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati l'incontro tecnico dal titolo "Quale miglioramento genetico della vite per fronteggiare le emergenze climatiche e fitosanitarie in Toscana".

"Nel settore della viticoltura un momento in cui abbiamo bisogno di guardare avanti", ha detto l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi. "C' la necessit di aprire una riflessione con la consapevolezza che dobbiamo fare scelte che facciano fronte alle nuove sfide globali dei mercati verso i quali siamo molto attenti: questo il senso con il quale ci poniamo e con il quale abbiamo organizzato questa mattinata".

Lo facciamo ha proseguito Remaschi - coinvolgendo il mondo accademico, scientifico, Crea (il principale ente di ricerca italiano dedicato all'agroalimentare, ndr), ma soprattutto gli attori principali della filiera. Perch da una parte c' la consapevolezza di essere Toscana, che equivale a dire sostenibilit e agricoltura pi rispettosa dell'ambiente con tutte le tecniche agronomiche che noi siamo nelle condizioni di mettere in campo; dall'altra parte c' la necessit di salvaguardare i vitigni autoctoni sui quali abbiamo costruito la nostra storia e la nostra economia vitivinicola".

"Il tutto - ha concluso l'assessore Remaschi - con i cambiamenti climatici che ci impongono di fare riflessioni sull'impiego di vitigni con ridotta sensibilit alle principali malattie ed alle avversit ambientali, senza perdere di vista l'identit e le peculiarit della nostra straordinaria agrobiodiversit autoctona. Nell'ottica di una graduale riduzione di prodotti chimici, la Toscana, da sempre rispettosa dell'ambiente e all'avanguardia in questo ambito, procede in questa direzione, ma vuole farlo insieme a tutti quegli attori che l'hanno resa una grande regione nel campo della viticoltura".

Crea ed Universit toscane, nell'ambito delle attivit di sperimentazione, sono impegnati da tempo nella valutazione agronomica e sanitaria dei vitigni, cos come sono attivi nel settore della ricerca finalizzata all'ottenimento di produzioni a minore impatto ambientale.

Sono quindi in possesso delle adeguate esperienze e professionalit per la gestione di proposte progettuali con lo scopo finale di rendersi utili ai fini dell'eventuale individuazione di genotipi idonei alla coltivazione in Toscana, per il necessario rinnovamento del patrimonio viticolo regionale. In particolare, partendo dalla valutazione in ambienti diversi del germoplasma gi esistente (vitigni autoctoni toscani e cloni) potr essere avviato un nuovo progetto che prevede come sviluppo finale la disponibilit di nuovi genotipi ottenuti dal miglioramento genetico.