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16 marzo 2015
15:24

World wide views 2015, parola ai cittadini su clima e energia. La Toscana rappresenta l'Italia

FIRENZE - Un giorno, cento nazioni e pi di diecimila cittadini: tutti insieme a parlare di clima e energia. Sar quello che accadr anche in Toscana il 6 giugno, unica in tutta Italia: un momento in cui cittadini 'comuni' si siederanno attorno ad un tavolo, anzi pi tavoli, per parlare di cambiamenti climatici, energie alternative e di tutto ci che l'uomo (e le nazioni) possono fare per recar meno danni possibili al pianeta e all'ambiente in cui viviamo, per meglio preservarlo e avanzare proposte su politiche da far adottare agli Stati.

"Parleranno i cittadini di tutto il mondo - racconta l'assessore alla presidenza, Vittorio Bugli - e non poteva mancare la Toscana, visto che la Toscana stata la prima regione in Italia ad approvare, la prima volta nel 2007 e poi nel 2013, una legge per far partecipare e permettere ai cittadini di dir la propria sui progetti e le decisioni politiche delle istituzioni".

In Toscana e non per un caso, visto che in questa regione sono stati tenuti a battesimo ui primi studi della meterologia con l'Accademia del Cimento, poi diffusi nel mondo attraverso i Gesuiti.  In Toscana che non nuova ad utilizzare gli strumenti della partecipazione per progetti che hanno a che fare con l'ambiente, la protezione civile e il clima.

"Il cambiamento climatico - aggiunge l'assessore Bugli - oramai una realt con cui fare i conti e che avanza pi rapidamente delle nostre reazioni. L'uragano delle settimana scorsa l'ennesima riprova. Per questo di questi temi importante parlare".

C' la necessit di agire nell'immediato e concretamente, ma anche urgente porre una questione di pi ampio respiro e di pi lungo termine: un cambiamento di mentalit e di pratiche. "Questo - spiega l'assessore - lo si pu fare solo coinvolgendo i cittadini". Nella presa di coscienza della portata del fenomeno e delle responsabilit e nell'elaborazione poi delle politiche e delle strategie per affrontarlo.

"Alla politica - conclude - si chiede capacit di rispondere e di reagire in maniera immediata e efficace a situazioni di crisi come quelle delle catastrofi naturali. Ma la politica non si pu ridurre solo a essere reattiva: ha il compito di essere lungimirante e strategica e di fare scelte che avranno conseguenze al di l dell'orologio dell'urgenza. Due piani su cui la politica ha bisogno dell'apporto dei cittadini, perch solo tutti assieme si costruisce una societ capace di identificare il rischio, gestirlo e prevenirlo. E per questo importante ospitare in Italia e in Toscana il World wide views 2015".