Agroalimentare
12 agosto 2014
14:07

Zootecnia, accordo con associazioni. Salvadori: "Via a indennizzo danni predatori"

FIRENZE La Regione indennizzer le aziende agricole per i danni dei predatori all'attivit zootecnica. L'uscita dei relativi bandi, che conterranno le modalit per avanzare la domanda prevista entro il 15 ottobre, ed entro dicembre si prevede la liquidazione.

"E' questa una delle misure pi importanti e richieste dagli allevatori toscani rileva l'assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori che fa parte dell'ultimo piano operativo che abbiamo varato il 10 luglio scorso, cos come previsto nel protocollo siglato a maggio 2014. Un pacchetto che riguarda l'intero territorio Toscano e che rappresenta una risposta complessiva ad un tema cos delicato ed importante. Mi preme sottolineare che gli indennizzi valgono per tutto il territorio regionale."

"Ringrazio le associazioni agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura sottolinea Salvadori - per l'impegno che hanno profuso allo scopo di individuare le modalit e la dimensione degli indennizzi, cosa non facile considerando la complessit del tema."

Il "piano operativo per l'attuazione degli interventi in materia di conservazione del lupo (canis lupus) e prevenzione/riduzione delle predazioni in Toscana", fa seguito all'accordo siglato alla fine di maggio, che prevede un impegno complessivo della Regione, per il periodo 2014-2016, di 4 milioni di euro. Per il solo 2014 sono previsti interventi per 1 milione e 270 mila euro, dei quali una consistente parte saranno destinati all'indennizzo dei danni alle aziende zootecniche. Saranno indennizzati sia i capi morti e feriti non recuperabili (danno diretto), che gli eventuali aborti, perdita di latte ecc. (danno indiretto) e si proceder al pagamento secondo l'ordine cronologico nel quale avvenuto l'evento. Per ogni razza sono previsti indennizzi mirati (ad esempio in caso di pecore sarde l'indennizzo medio che sar erogato dalla Regione potr aggirarsi sui 500 o 600 euro a capo) pari al danno medio risarcito per ogni razza.

Le domande di indennizzo dovranno essere inoltrate attraverso il sito di Artea, l'agenzia della Regione per le erogazioni in agricoltura, e saranno subordinate alla messa in atto di sistemi di prevenzione. Si accoglieranno anche le domande di indennizzo di aziende che non abbiano ancora sistemi di prevenzione, nel caso in cui sia il primo evento predatorio subito dall'azienda, e la stessa si impegni a mettere in atto misure preventive.

In ogni caso sar necessario che il danno predatorio sia certificato da un veterinario della Asl di competenza. "Verranno accolte tutte le domande che rispettino i requisiti precisa l'assessore Salvadori . - In attesa dell'uscita dei bandi raccomando a tutti gli allevatori di far certificare l'eventuale danno predatorio attraverso l'apposito verbale da un veterinario della Asl".

Previsti i "cimiteri aziendali" e contributi a fondo perduto per recinzioni, stalle, sistemi di allarme
Fra le richieste pi urgenti e da lungo tempo segnalate degli allevatori c'erano anche i cosiddetti "cimiteri aziendali". Anche questi sono stati previsti ed comunque mantenuto anche il contributo regionale o per coprire i costi di stoccaggio, trasporto e smaltimento delle carcasse.

Per coloro i quali hanno gi sottoscritto le polizze viene mantenuta la copertura assicurativa. Sono previsti inoltre contributi, a fondo perduto, per le iniziative di difesa attiva e passiva degli allevamenti (recinzioni, stalle, sistemi di allarme e videosorveglianza, cani da guardiania addestrati) oltre una specifica assistenza tecnica per quanto riguarda la loro scelta e applicazione nelle varie realt aziendali. L'erogazione dei fondi per le opere di prevenzione e difesa avverr tramite gli Enti locali, che provvedono alle istruttorie. La Regione ha gi fatto il decreto di prima assegnazione, entro il 31 ottobre gli Enti delegati dovranno inviare alla Regione il fabbisogno ed entro la fine dell'anno sar redatto il decreto di liquidazione ai vari Enti.

Il "piano" prevede inoltre un sistema di monitoraggio, anche genetico, della presenza del lupo e degli ibridi e degli eventi di predazione sul territorio regionale, in modo da avere un quadro aggiornato e preciso sul numero di cani vaganti, ibridi e lupi. La Regione si impegna inoltre in raccordo con il Ministero dell'Ambiente e Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per il superamento dei limiti del sistema normativo riguardante gli ibridi cane-lupo, in modo da consentire certezza del diritto nelle operazioni di riconoscimento, cattura e gestione degli ibridi. In programma ci sono infine, ma sono previste per il prossimo anno, misure di sostegno del pascolo gestito per incentivare buone modalit di conduzione dell'attivit di pascolamento.

"Questo piano conclude l'assessore Salvadori rappresenta un intervento organico, che la Regione ha varato grazie anche alla collaborazione scientifica del Centro interuniversitario CIRSeMAF, e con l'accordo di tutte le associazioni agricole. Abbiamo messo in campo un forte impegno, il massimo che potevamo, nell'ottica di dare risposte concrete ad un problema molto sentito, delicato e importante."