
Dieci anni fa, nel 2011, nasceva Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani: un contenitore di tante azioni diverse messe a sistema, ma anche un brand ed un modo nuovo di avvicinare e parlare con i giovani fino a 40 anni.
In dieci anni sono stati oltre 405 mila i beneficiari, che hanno usufruito di uno o più interventi promossi da Giovanisì. Il progetto è finanziato con risorse regionali, nazionali ed europee (Fse, Feser e Feasr) e strutturato in sette aree: tirocini, casa, servizio civile, fare Impresa, lavoro, studio e formazione e Giovanisì+ (ovvero partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport). Viene promosso il diritto allo studio, si cerca di favorire l’occupazione, viene tesa una mano a chi vuole andare a vivere da solo e rendersi autonomo, si facilita l’avvio di start up.
Dal 2011 la Regione Toscana ha investito più di 1 miliardo di euro di risorse nel progetto, offrendo oltre 50 opportunità legate alle principali dimensioni della vita di un giovane. Giovanisì fa riferimento alla Presidenza della Regione Toscana.
Nel 2013 il commissario europeo per l’occupazione, Laszlo Andor, ha citato il progetto Giovanisì come esempio virtuoso da seguire per disegnare Garanzia Giovani, il programma poi avviato dall’Unione Europea nel 2014 per fronteggiare la disoccupazione giovanile.
Giovanisì, con un tavolo che raccoglie quaranta realtà toscane tra enti locali, terzo settore, associazioni di categoria e sindacati h anche assunto la funzione di favorire un dialogo costante fra le istituzioni e i giovani e un confronto diretto col territorio. Questa collaborazione ha portato alla costruzione e al miglioramento di alcune delle opportunità promosse.