Internazionale
Diritti
1 luglio 2015
15:01

Migranti, Rossi ripropone il modello toscano sperimentato nel 2011

FIRENZE - Si parla di migranti, oggi e domani, all'istituto universitario europeo di Fiesole e il presidente della Toscana Enrico Rossi presenta il modello toscano di accoglienza dei profughi e migranti provenienti dal nord Africa e dal Medio Oriente sperimentato in Toscana quattro anni fa, tra il 2011 e il 2013.

 

"L''abbiamo sperimentato quando arrivarono i primi migranti dalla Tunisia, cinquecento, e poi altri mille e trecento africani di tutto il continente in fuga dalla Libia" dice. Un modello e tante storie, raccontate in un ebook e in uno speciale - che pu essere ancora oggi replicato. Un modello fatto non di tendopoli e grandi concentrazioni, come quella che il governo del 2011 avrebbe voluto realizzare a Coltano in provincia di Pisa, ma di piccole strutture diffuse sul territorio, affidate al volontariato e con un ruolo importante degli enti locali e dei sindaci. Piccoli nuclei di 20-30 persone, inseriti nelle comunit locali. "E' stata in questo modo un'accoglienza che non ha provocato contrasti e rifiuti fra i cittadini toscani racconta sempre Rossi Anzi, ha sviluppato legami di solidariet , di collaborazione e amicizia".

 

"Continueremo a fare la nostra parte sottolinea il presidente , ma alle Regioni deve essere riconosciuto un ruolo nella gestione dell'accoglienza dei migranti in una logica di condivisione nazionale del problema". "Il modello toscano - aggiunge - prevede anche l'impiego dei migranti ospiti in piccole attivit pubbliche. un'accoglienza che sa donare".

 

Poi accenna al legame che la Toscana sta costruendo con importanti realt della Tunisia e dell'Algeria, perch le politiche di immigrazione sono fatte non si solo di accoglienza ma anche relazioni e cooperazione. In Tunisia impegnata nella regione di Kasserine, con un progetto assieme alla Francia per la ricostruzione di un modello di sanit pubblica, la formazione delle nuove classi dirigenti e il sostegno a progetti di economia locale. Dall'Algeria proviene invece il gruppo Cevital, che ha rilevato le acciaierie di Piombino salvando 2200 posti di lavoro. "In questo modo dice Rossi la Toscana sta dando a dar il suo contributo di politica industriale e di politica estera. Ma questo tipo di progetti rappresenta anche uno dei pi importanti antidoti al terrore perch apre nuove porte per l'Europa".