18 gennaio 2017
9:51

Nello zainetto

Cinque sono i libri che i ragazzi della treno della memoria toscana troveranno quest'anno nello zainetto alla partenza. Cinque libri che parlano dei testimoni, sopravvissuti all'inferno dei lager e della persecuzione nazista, che incontreranno sul treno e a Cracovia.

C'è il volume "Meglio non sapere" di Titti Marrone, che parla della sorelline Bucci, tra le poche bambine uscite vive dal campo di Birkenau, scampate anche agli esperimenti del dottor Mengele.
(http://www.toscana-notizie.it/-/le-due-bambine-sopravvissute-ad-auschwitz-la-storia-di-andra-e-tatiana) C'è la storia di Gilberto Salmoni, come le sorelle fiumane figlio di un matrimonio misto, mamma cattolica e babbo ebreo in questo caso, al centro del racconto autobiografico "Una storia nella storia".
 

Vera Michelin Salomon, antifascista di origine piemontese, trasferitasi giovane a Roma, tra le protagoniste della ricerca "I ragazzi di via Buonarroti" di Massimo Sestili (http://www.toscana-notizie.it/-/la-storia-di-vera-michelin-salomon-antifascista-al-carcere-duro-in-germania). Marcello Martini, staffetta partigiana di Montemurlo in provincia di Prato ma che ha vissuto gran parte della sua vita a Torino, si racconta nel libro scritto da lui stesso "Un adolescente nel lager". (http://www.toscana-notizie.it/-/la-storia-di-marcello-martini-partigiano-adolescente-finito-in-un-lager)

Non sarà nello zainetto "In silenzio. Da Firenze alla strage di Treuenbrietzen. Una storia vera" di Mario Cristiani, ma altrettanto degna di menzione. Racconta infatti la storia del fiorentino Antonio Ceseri, che non sarà a Cracovia ma che ai ragazzi parlerà attraverso un'intervista registrata. Antonio (http://www.toscana-notizie.it/-/due-anni-in-un-campo-morti-quasi-tutti-i-compagni-mi-fu-detto-che-ero-imboscato-) uno dei settecentomila soldati italiani che dopo l'armistizio dell'8 settembre si rifiutarono di combattere con i tedeschi nelle fila della Repubblica di Salò e furono dunque deportati in Germania. La loro storia, per molti anni, rimasta nel limbo. Negli ultimi anni quei racconti sono tornati a galla, come quello di Corrado a Prato e del suo diario che un inno alla libertà. (leggi https://goo.gl/jsCRR5 e https://goo.gl/XCg7kZ). Ma l'esperienza di Ceseri forse ancora più terribile: nella ritirata i tedeschi decisero di sparare sui 131 prigionieri di Treuenbrietzen rinchiusi chiusi nella gola di una cava di sabbia. Sopravvissero solo in quattro, sepolti dai cadaveri dei compagni. Uno di questi fu appunto Antonio.

Nello zainetto i ragazzi e tutti i partecipanti al treno troveranno invece il volume di Frediano Sessi e Carlo Saletti "Auschwitz. Guida alla visita dell'ex campo di concentramento e del suo memoriale" (Marsilio, Venezia, 2016), offerto dall'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Gli altri libri sono invece stati forniti dalla Regione.